Il derby tra Lazio e Roma tra rimonte e goleade

Un derby Capitale. Roma e Lazio arrivano alla finale di Tim Cup con la necessità di salvare una stagione. Una sfida infinita tra due anime della Città Eterna. E' la 18/a sfida nel trofeo che prima di domenica vede la Roma in vantaggio 9-5 con 3 pari e gli ultimi 3 successi di fila. Due gli episodi curiosi: nel 1962 gara unica agli ottavi, 0-0 ai supplementari, poi passa 6-4 ai rigori la Roma con la regola di allora, tira un solo giocatore. Pedro Manfredini è infallibile con 6 centri, Longoni si ferma a 4. Nel settembre 1969, a 4 mesi dalla morte di Taccola, la Roma conduce 1-0 con Peirò dopo che il tecnico laziale Lorenzo si fa espellere per proteste. All'87' Olimpico al buio per un blackout elettrico (secondo i romanisti è Lorenzo che stacca la luce), gara interrotta e 2-0 a tavolino.
Rimonte e goleade. La più clamorosa rimonta la compie la Lazio: da 0-3 a 3-3 con tripletta del brasiliano De Maria l'11 marzo 1934 mentre la Roma di Zeman dopo 4 ko di fila recupera da 1-3 a 3-3 con sigillo di Totti il 29 novembre 1998. Ma l'ultimo assalto è spesso della Lazio: 91′ Protti (1-1, 4/5/97), 94′ Gottardi (2-1, 21/1/98), 95′ Castroman (2-2, 29/4/01), 92′ Behrami (3-2, 19/3/08) e infine 93′ Klose (2-1, 16/10/11). Le vittorie con almeno tre gol di scarto sono 11 a 2 per la Roma, ma la goleada si addice più ai giallorossi: 5-0 (1/1/33,tris Tomasi); 4-0 (13/11/60, tris Manfredini); 5-1 (10/3/02 con poker Montella e cucchiaio finale Totti).