Il derby in panchina lo vince Allegri, che impatto Dybala
Un derby della Mole con i fiocchi. All'Olimpico è andata in scena una sfida senza esclusione di colpi tra Torino e Juventus, con tutti gli ingredienti che generalmente ci si attende dal menù di un derby così sentito. Agonismo, gol, tensioni e voglia di vincere da parte di entrambi, non è mancato niente. E non è mancato neanche il confronto a distanza tra i due bomber Higuain e Belotti. Ha colpito subito il granata, con l'undicesimo centro stagionale, ha risposto con gli interessi l'argentino, a secco da quattro partite prima di oggi, e match winner con la doppietta ben distribuita nelle due frazioni. A far da corollario una gestione arbitrale non sempre convincente, ma comunque funzionale a non spezzettare troppo il gioco. Bellissimo anche il match vissuto dalle due panchine attraverso le scelte di Mihajlovic e Allegri.

Miha-Max, Gallo-Pipita: spettacolo tra campo e panchina
- La partita a scacchi tra Mihajlovic e Allegri. Sinisa ha cominciato dalla vigilia compattando l'ambiente come neanche il primo Mourinho interista; Max ha risposto sul campo "bluffando" un 4-3-3 e proponendo in realtà un 4-4-2 dinamico e rapido a trasformare l'azione da difensiva in offensiva, specie con le avanzate e il lavoro tattico di Cuadrado a far da collante tra i reparti. Dall'altro lato, Miha ha chiesto un gran sacrificio in copertura a Iago Falque, spesso a uomo su Marchisio in fase di non possesso, e Ljajic. Ne è derivata una partita emozionante, giocata a viso aperto e a ritmi altissimi. A voler trovare una pecca nel caso del tecnico granata, la scelta insolita di cambiare contemporaneamente tre uomini a dieci minuti della fine, proprio un attimo prima del raddoppio di Higuain. Dal lato di Allegri, invece, cambi assolutamente indovinati.
- Bomber contro: il Gallo chiama, il Pipita risponde. La sfida tra clausole rescissorie, la sfida tra due grandi numeri 9. Da un lato lo juventino, già affermato e detentore del record di gol in A, dall'altro il giovane che più di altri sembra pronto a seguirne le orme. Hanno impiegato meno di mezz'ora a sbloccare il risultato per le rispettive squadre, ciascuno a suo modo: il torinese a coronamento di una prestazione generosa, il secondo dopo aver toccato pochissimi palloni e scuotendosi dal torpore, anche grazie al gran lavoro al suo fianco di Mandzukic.
- Dybala, che impatto. Nonostante l'ottimo mese vissuto da Mandzukic, la sua assenza si è fatta sentire parecchio in termini di imprevedibilità, giocate e capacità di creare superiorità numerica. E per farsene un'idea sono sufficienti i 20 minuti concessi da Allegri, tra numeri, visione di gioco e capacità di mettere i compagni in condizione di segnare.
Rocchi non convince, Barreca paga il noviziato
- Rocchi impreciso. Chiariamo subito: non si tratta di una bocciatura su tutta la linea, ma alcune decisioni arbitrali non hanno convinto. Condivisibile il metro orientato a non spezzettare il gioco e a favorire il ritmo altissimo che le due squadre hanno saputo impostare sin dall'inizio, ma il mancato provvedimento nei confronti di Rugani (per intervento su Belotti) a inizio partita e il giallo a Mandzukic sul finire del primo tempo sono episodi parecchio rivedibili.
- Barreca, errori che faranno crescere. Il giovane esterno, classe '95, promosso titolare da Mihajlovic ha vissuto il suo primo derby da torinese e granata e l'emozione si è fatta sentire. Nel primo tempo ha tenuto mostrando però qualche pecca in fase di disimpegno, che ha provocato più di un batticuore al tecnico serbo; nel secondo, poi, con l'aumentare della pressione si sono moltiplicati anche gli errori, sino alla mancata copertura su Higuain in occasione del raddoppio.
- Se Sturaro fosse anche tecnico… Con Cuadrado è l'uomo chiave scelto da Allegri per sorprendere Mihajlovic. L'ex genoano ci mette concentrazione, spirito di sacrificio e la solita garra, ma da esterno del 4-4-2 avrebbe bisogno di due piedi molto più "educati" di quelli che mostra. In più di un'occasione manca l'ultimo passaggio decisivo e nel primo tempo non sfrutta una palla d'oro servita da Mandzukic.