video suggerito
video suggerito

Il derby è biancoceleste: la Lazio umilia la Roma, nonostante gli errori di Orsato

Vittoria meritata dei biancocelesti, capaci di bloccare l’attacco giallorosso e di colpire nei momenti cruciali del match. Dopo il vantaggio di Keita e il rigore discutibile assegnato a De Rossi, nella ripresa Basta e ancora il giocatore spagnolo hanno chiuso la pratica derby.
A cura di Alberto Pucci
789 CONDIVISIONI
Immagine

Un bel sole, un certo appetito e lo stesso arbitro, Daniele Orsato, a dirigere la sfida. Anche nella Capitale, dopo la versione "cinese" della sfida di Milano, il derby si è acceso all'ora di pranzo e ha regalato emozioni, grandi gol, l'ultima di Totti, una maglia da amarcord per la Lazio, errori arbitrali, polemiche e qualche gestaccio poco elegante di troppo. Non si è fatto dunque mancare nulla il 146esimo derby della Capitale: vinto meritatamente dalla squadra di Inzaghi, dopo quattro successi giallorossi consecutivi in campionato. La Roma ha giocato bene solo a tratti.

Con la difesa avversaria schierata, l'undici di Spalletti ha fatto girare il pallone troppo lentamente e sfruttato poco le fasce. Meglio la Lazio, che ha giocato una partita "furba" e intelligente come nei due match recentemente visti in Coppa Italia. Spalletti perde di vista la Juventus e ha di che preoccuparsi per il possibile arrivo del Napoli. Inzaghi, invece, blinda il posto Europa League e segue con interesse il cammino dei partenopei. In fin dei conti, il terzo posto è ancora a portata di mano.

Nuove polemiche per Orsato

Protagonista indiscusso del pomeriggio romano, è stato Daniele Orsato. Il fischietto di Schio, che a Milano aveva attirato su di sé le urla del popolo interista per il lungo recupero nel derby meneghino, ha macchiato la sua carriera e "rovinato" l'ennesima stracittadina con alcune decisioni davvero censurabili. Il rigore non concesso alla Lazio, per l'intervento su Lukaku, e quello invece assegnato ai romanisti per un fallo inesistente su Strootman faranno parlare al di là del risultato finale. A poche giornate dal termine del campionato, l'unica magra consolazione per tutti i tifosi è che dalla prossima stagione la VAR dovrebbe aiutare gli arbitri nelle decisioni più difficili.

Keita gol, prima del rigore discusso

Dzeko regolarmente in campo, Immobile fuori per colpa di un problema fisico dell'ultimo minuto. Il derby della Capitale si è aperto nel segno dei due grandi attaccanti. Tempo di prender nota dell'assenza "last minute" del laziale, che il bosniaco è andato subito vicino al gol dopo 2 minuti di gioco. Strakosha ci ha messo del suo non solo sul destro ravvicinato del 9 romanista, ma anche sulla successiva pericolosa incursione di Salah. Dopo dieci minuti di grande Roma, la Lazio ha sbloccato il derby con il dodicesimo gol stagionale di Keita: bravo a mandare al bar la difesa romanista e a freddare Szczesny con un sinistro chirurgico. La strategia di Inzaghi ha pagato, specialmente dopo il vantaggio.

Arroccata sulla trequarti in difesa della propria area di rigore, la formazione biancoceleste si è scatenata negli spazi lasciati dagli avversari. Dopo due tiri di Parolo (entrambi deviati in corner), la Roma ha provato a prendere nuovamente in mano la partita ma si è spesso scontrata contro il muro di Inzaghi. Ad aiutare i giallorossi, è però arrivato in soccorso Orsato. L'arbitro, che dopo il gol di Keita non aveva visto un penalty chiaro per la Lazio, poco prima dell'intervallo ha giudicato da rigore un contatto inesistente tra Wallace e Strootman. Il destro al rallentatore di De Rossi, ha così mandato tutti nella "pancia" dell'Olimpico per il riposo.

Immagine

Basta ritrova il gol

Come in avvio di gara, Strakosha ha tolto dalla porta un destro di Dzeko che sembrava destinato ad entrare in rete. Lontano da ogni tipo di previsione scontata e folle per definizione, il Derby ha nuovamente premiato la Lazio nel momento migliore dei ragazzi di Spalletti. Il gol di Basta, fortunato nel trovare la deviazione decisiva di Fazio, ha dato il via ad un'altra partita. Spalletti ha osato inserendo anche Perotti e mandando i suoi all'attacco. Una scelta che ha nuovamente liberato i velocisti biancocelesti: compreso Felipe Anderson, entrato al posto di Lukaku. Un tiro centrale di De Rossi, ha anticipato di qualche minuto la palla gol capitata a Keita: pallonetto finito di poco alto.

A 20 minuti dal termine, Spalletti si è giocato la carta Totti. Dentro al posto di De Rossi, il capitano della Roma è sceso in campo per il suo 48esimo (e probabilmente ultimo) derby della carriera. L'ultimo spicchio di partita, il tecnico toscano lo ha giocato con Perotti, Totti e Salah dietro a Dzeko. Un modulo ultra offensivo, con il quale ha assediato Strakosha fino all'ultimo e regalato la chance finale a Felipe Anderson a otto minuti dal termine: una galoppata solitaria, conclusa con un destro miracolosamente parato da Szczesny. Nulla ha potuto fare il polacco, però, sull'ultima zampata laziale. All'85esimo, sull'ennesimo contropiede, Keita ha chiuso il derby con il suo secondo gol stagionale. Prima della festa di Biglia e compagni, l'ultima emozione: l'espulsione diretta di Rudiger per un fallaccio su un avversario. Peggio di così, per Spalletti, non poteva andare.

789 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views