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Il Deportivo La Coruna risponde a Pirlo: “Nessun doping contro il Milan”

Il centrocampista nella sua autobiografia ha lanciato accuse alla squadra che nel 2004 sconfisse 4 a 0 il suo Milan. “Pareva che fossero dopati”
A cura di Marco Beltrami
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Non hanno perso tempo ex calciatori e staff tecnico del Deportivo La Coruna per rispondere alle accuse non troppo velate di Andrea Pirlo. Il centrocampista della Juventus, nella sua autobiografia è tornato a parlare del suo passato e in particolare proprio del match tra i rossoneri e super Depor del 2004. Il bresciano che all’epoca era il faro del centrocampo del Milan partecipò alla debacle della squadra italiana battuta per 4 a 0 dai biancoazzurri ed eliminati a sorpresa dalla Champions, ha scritto: “Erano più vecchi di noi come eta' e non erano conosciuti per unire grande velocità alla resistenza, nonostante ciò andavano a mille all'ora. Per la prima e unica volta nella mia vita ho pensato di star condividendo il campo con qualcuno che si era preso qualcosa".

Le reazioni. Parole forti che hanno sollevato un vero e proprio polverone in Spagna. I diretti interessati intervistati dall’ “Opinion a Coruna", hanno subito rispedito al mittente le accuse a partire dal tecnico Irureta: “In tre dei quattro gol segnati la velocità non c'entrava nulla. Le parole di Pirlo non hanno importanza, sono il frutto dei suoi incubi". Non è andato per il sottile anche Donato: “Sono un suo ammiratore ma il Deportivo vinse e basta, non devo convincerlo di nulla. Nella mia carriera ho vinto e perso molte partite, alcune rimangono nella memoria per sempre, come il 4-0 al Milan. Fu una sconfitta inattesa per loro ma sono le storie del calcio". Sulla stessa lunghezza d’onda anche lo storico portiere del Deportivo La Coruna Molina: “Sia noi che il Milan abbiamo parlato in campo e siamo stati noi ad avere la meglio. Questa storia del doping è falsa, non so perché la tiri fuori ora, è senza senso". Durissimo Victor Sanchez che invita Pirlo a fare un passo indietro: “Tifosi, club e giocatori meritano le tue scuse. Sii umile come il gran calciatore che sei. Vai a rivederti quella partita".

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