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Il Crotone è senza portieri, Zenga si è candidato: ma potrebbe giocare se volesse?

Al di là del regolamento che vieta ad un tecnico di scendere in campo in qualità di giocatore, la provocazione dell’Uomo Ragno ha lanciato una suggestione: bello rivedere Walter Zenga tra i pali, un campione assoluto, un uomo di carisma e temperamento. Secondo voi sfigurerebbe davvero?
A cura di Alessio Pediglieri
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Guardando la lista dei portieri oggi tra i pali della Serie A il nome di Walter Zenga non sfigurerebbe, anzi. Molti sono di livello, altri giovani promesse in rampa di lancio, altri ancora veterani dei guanti che cercano il riscatto. Ma l'Uomo Ragno potrebbe davvero dare il suo contributo tecnico all'occorrenza. Perché questo calcio manca di giocatori dal carisma riconosciuto, dalle doti sopra le righe, di campioni amati al di là di bandiere e maglie d'appartenenza.

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L'occasione sarebbe proprio la prossima partita del Crotone visto che la squadra si presenterà in campo con il terzo portiere Viscovo, avendo Cordaz e Festa fuori dai giochi. In conferenza pre Torino, l'attuale allenatore del Crotone ha provocato ironicamente: "Gioco io in porta, non è un problema".

Alla fine tra i pali scenderà il giovanissimo Viscovo, al debutto assoluto in serie A e pronto a difendere i colori del club in una situazione di totale emergenza per i tantissimi infortuni in contemporanea.

Il prossimo 28 aprile festeggerà i 58 anni ma Walter Zenga si sente ancora un ragazzino e la voglia di scendere in campo c'è ora come allora. E' dal 1999, il 2 ottobre, per la precisione che non mette piede in campo come giocatore. L'ultima volta – nelle vesti di tecnico/portiere – fu con la franchigia americana dei New England Revolution.

Poi, la carriera da allenatore. Non stupefacente come quella tra i pali, che dal Brera in serie D lo ha portato oggi ad allenare il Crotone in Serie A.

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Eppure la suggestione è forte perché di giocatori dal carisma di Walter Zenga il nostro calcio ne avrebbe ancora bisogno. Un campione assoluto, in grado di diventare una bandiera nerazzurra ma capace di essersi fatto spazio anche in Nazionale e che è riconosciuto da tutti come uno dei migliori di sempre nel proprio ruolo.

Oggi, in Serie A di colleghi bravi e preparati ce ne sono, certo. C'è Cragno promessa interessantissima del Cagliari, in orbita già d anni nella Under21 di Di Biagio, e poi ci sono Scuffett e Meret, scuola Udinese che da tempo vengono indicati dagli addetti ai lavori quali prossimi numeri uno dal profilo internazionale.

Senza dimenticare i vari Mirante e Perin eterne promesse che stentano però a spiccare il volo verso il salto di qualità definitivo. Cosa che invece sta facendo già da tempo Gigio Donnarumma, fenomeno in rossonero e in candidatura per il dopo Buffon.

1970: il primo tesseramento di un Walter ragazzino
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Insomma, il patrimonio tra i pali è come sempre di prima qualità. L'Italia si conferma patria di portieri ma il fatto che per la Nazionale maggiore si stia cercando di riprendere per i capelli uno come Gigi Buffon lascia pensare anche che uno Zenga in forma ed allenato potrebbe non sfigurare. Gigi superata la soglia dei 40 pensa ancora a non ritirarsi tra il sogno Champions League e la speranza azzurra per gli Europei.

Per Walter a 58 anni è pura utopia, anche perché i regolamenti parlano chiaro e un allenatore non può scendere in campo per vestire i panni di un giocatore. Ma c'è chi pagherebbe per vedere solo una volta ancora l'Uomo Ragno spiccare il volo e salvare la propria porta. Anche oggi, con un po' di barba in più e tanti capelli in meno.

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