Il Coronavirus ferma anche la Copa Libertadores, stop fino al 5 maggio
Inevitabile arriva lo stop al calcio anche in SudAmerica. In Brasile ci si era già fermati a inizio settimana, ora stop ufficiale a causa dell'emergenza relativa al Coronavirus per la Copa Libertadores (la Champions League sudamericana). Non si gioca fino al 5 maggio. La decisione è stata presa anche dopo la positività dell'allenatore del Flamengo, il portoghese Jorge Jesus.
Stop alla Copa Libertadores fino al 5 maggio
Con una nota ufficiale la Conmebol ha annunciato che le competizioni internazionali del SudAmerica si fermano per quasi due mesi per contrastare in modo efficace la pandemia che dilaga, purtroppo, in ogni angolo del mondo. Decisione giusta e condivisibile.
La Conmebol, attraverso la direzione delle competizioni per club, riferisce che la Libertadores è temporaneamente sospesa, inizialmente fino al 5 maggio 2020. La Conmebol si impegna nella prevenzione del COVID-19, a rischio della sua espansione, e nella salvaguardia di giocatori, staff tecnico, delegati, arbitri, funzionari, stampa e tifosi ha preso la decisione di sospendere gli incontri precedentemente programmati, inizialmente fino al 5 maggio 2020. Inoltre, il Conmebol 2020 sudamericano, in assenza del sorteggio per la seconda fase, è temporaneamente sospeso, fino alla stessa data.
Coronavirus, si ferma la Libertadores: l'appello alle squadre
La Conmebol invita tutte le squadre sudamericane a evitare la diffusione del virus, un invito dunque anche a non allenarsi. I calciatori devono cercare di evitare ogni tipo di contatto. Il momento è difficile per tutti e ognuno di noi deve fare la sua parte:
Chiediamo ai club di mantenere la dovuta diligenza al fine di evitare la diffusione del virus e di attuare i protocolli di prevenzione suggeriti dalle autorità competenti. È un momento di cooperazione e responsabilità per l'intera comunità e il calcio non può essere ignorato. La Conmebol continuerà a monitorare da vicino la situazione con le autorità competenti e manterrà contatti permanenti con la comunità calcistica sudamericana durante questo difficile periodo.
