Il Cile gioca, la Germania segna: la Confederations Cup parla tedesco
E' finita come molti sapevano già: la Germania sorride, il Cile esce a testa bassa dalla finale di Confederations Cup. Un potere quasi infinito quello teutonico in una estate che ha visto la Nazionale maggiore festeggiare il torneo in Russia a pochi giorni dal successo ottenuto dalla Uder21 in Polonia che ha invece fatto suo l'Europeo di categoria. Contro il Cile è bastato un semplice gol, al 20′ del primo tempo grazie ad un errore pacchiano della difesa cilena che ha messo Stindl nella condizione di siglare la rete che è valsa la coppa. Una finale giocata male, sotto tono ma che è bastata per domare l'impeto sudamericano anche grazie alla performance d'autore nella ripresa da parte di Ter Stegen, erettosi a baluardo insuperabile per tutto il secondo tempo.
Primo tempo: Germania cinica
Equilibrio rotto al 20′ – Poche emozioni nella finalissima della Confederations Cup dove si incontrato i campioni dell'ultima Copa Libertadores del Cile e i Campioni del Mondo in carica della Germania. Un primo tempo contratto, a ritmi blandi in cui qualche scansione di qualità ha ravvivato 45 minuti votati al più classico degli equilibri. Bravam però, la Germania a capitalizzare nel momento in cui ce n'è stata l'occasione. Così al 20′ è Stindl a rompere gli indugi e a portare i tedeschi in vantaggio, sfruttando una topica difensiva cilena che gli spalanca di fatto la porta difesa dall'ottimo Bravo.
Super Bravo – Proprio Bravo deve sporcarsi i guanti nuovamente al 45′, a pochi istanti dall'intervallo fermando con una perentoria respinta il tiro di Leon Goretzka che cercava il raddoppio della serenità. Un primo tempo però che sta spianando la finale alla Germania, brava a gestire l'incontro facendo giocare gli avversari ma sfruttando l'occasione giusta al momento giusto.
Secondo tempo: Cile a vuoto
Spinge la Roja ma senza pungere – Il Cile prova ad impensierire la difesa tedesca ad inizio di ripresa ma la Germania tiene bene il campo. La squadra di Loew non fa nulla per cercare il raddoppio ma si concentra nel frenare l'impeto dei sudamericani. Il Cile gioca di più e a volte meglio, spingendo con le sue stelle come Vidal e Medel in mezzo al campo e Alexis Sanchez in avanti, ma non sfonda mai.
Ter Stegen uber alles – Proprio quando la pressione cilena si fa molto pressante in area di rigore e la Germania tentenna a uscire dall'anonimato e erigere il proprio muro davanti alla porta è Ter Stegen che in un paio di occasioni nega la rete del sospirato pareggio al Cile. Una finale che vede dunque sorridere la Germania che con il minimo sindacale riesce a far sua anche la Confederations Cup 2017, confermandosi la miglior nazionale al momento nel panorama internazionale.