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Il cielo della Serie A è sempre più (rosso)blu

Col pareggio a Modena il Crotone ha tagliato lo storico traguardo della promozione. Dopo la prima Serie B conquistata nel 2000, anno giubilare, oggi nell’anno del Giubileo 2016 la storia si ripete con la Serie A. Corsi e ricorsi di un club e di una città a loro modo unici, capaci di far convivere Pitagora e Rino Gaetano, Milone e gli squali.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' nato il fiore. Fosse ancora tra noi, Rino Gaetano sarebbe felice di vedere il Crotone aver raggiunto la storica promozione in Serie A. Lui che, crotonese di nascita, è stato preso a simbolo di questa straordinaria cavalcata dai tifosi rossoblù che ne hanno intonato le note di "A mano a mano" scendendo in festa tra le strade della città, impazzita di gioia e che da sempre, prima di ogni partita casalinga intona "Ma il cielo è sempre più blu", adottandolo come inno ufficiale del club. Una promozione capolavoro che si è concretizzata con una manciata di giornate d'anticipo dopo il pareggio di Modena al Braglia, grazie al gol su rigore siglato da Palladino, al 45′ del primo tempo.

La Storia entra in Serie A

Da oggi, dunque, è nato il fiore "nel nostro giardino/Che neanche l'inverno potrà mai gelare" e la Serie A si tinge ancor più di rossoblù e si ritrova più ricca e sapiente. Alla Dotta Bologna, anch'essa rossoblù, si aggiunge il blù e il rosso di Crotone, città che annovera straordinari personaggi illustri, dal più grande filosofo, Pitagora, ai partigiani fratelli Bandiera; dai cantautori Rino Gaetano e Sergio Cammariere, al più grande atleta di tutti i tempi, Milone. E permette al Sud di continuare il proprio riscatto, arricchendosi di un altro club per una Serie A che dalla cintola della Penisola in giù potrebbe applaudire alla risalita tra qualche giorno anche del Cagliari, altra società – guarda caso – rossoblù.

Gli squali di Juric

La Città è in festa, la società è in festa, un club fondato nel 1910 e che oggi "Lì sopra il suo viso lo stesso sorriso/Che il vento crudele ti aveva rubato/Che torna fedele" come racconta ancora Rino Gaetano: di Crotone e del Crotone in questi giorni si è detto di tutto e si continuerà a scrivere di tutto. Dell'impressionante lavoro compiuto dal tecnico Juric, al suo debutto in Serie B e al primo anno in rossoblù dopo aver svolto un importante apprendistato nelle giovanili del Genoa e dell'Inter ed essersi fatto le ossa in Lega Pro; alle qualità dei suoi giocatori, dai bomber Budimir e Ricci alle parate decisive del portiere Cordaz, passando dai gioiellini Martella, Capezzi, Ferrari tutti Under25 in fase di lancio.

La Provincia del Pallone

E da oggi il presidente Vrenna dovrà vedersela con una progettazione che non ammetterà sconti né errori, perché la promozione in massima serie non diventi una meteora destinata a scomparire ed essere rimpianta. I precedenti da cui prendere spunto ce ne sono e tanti: dal piccolo Chievo divenuto una piacevole costante in A, al Sassuolo ultima perla della provincia del pallone capace di stupire, senza dimenticare le ultime due neopromosse Carpi e Frosinone ancor oggi in piena corsa per la salvezza. Cullando i sogni che dovranno lasciare spazio a sane logiche di mercato e imprenditoriali. Perché il cielo della Serie A rimanga il più a lungo possibile "più (rosso) blu"

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