Il Borussia Dortmund provoca Trump: “L’unico muro in cui crediamo”
Sono tempi duri quelli in cui viviamo. A distanza di 28 anni dalla caduta del Muro di Berlino si torna a parlare di muri da costruire, barriere per dividere stati o città nonostante nel mondo ce ne siano già tantissime, ma meno conosciute. I flussi migratori provenienti dal nord Africa e dalle zone del Medio Oriente hanno accentuato un nuovo razzismo nelle popolazioni europee che stanno accrescendo sempre di più il loro malessere nei confronti di queste persone che scappano dalla guerra e da zone in cui non hanno nessuna prospettiva di vita. L'ultimo, solo in ordine di tempo, a cavalcare quest'ondata è Donald Trump, neo Presidente degli Stati Uniti, che afferma di voler costruire un muro al confine con il Messico e che a pagarlo sarà lo stato centroamericano. Il Borussia Dortmund, che ha un club e una tifoseria sempre sensibile a tematiche sociali, ha voluto dare il suo contributo alla discussione sui muri da innalzare nel mondo pubblicando un messaggio sul suo account Twitter ufficiale che sembra voler rispondere proprio a Trump e alle sue idee.

La squadra tedesca ha lanciato un messaggio molto preciso ed eloquente al nuovo Presidente degli USA: "L'unico muro in cui crediamo" allegando una foto della curva del Signal Iduna Park, la Südtribüne del vecchio Westfalenestadion, la più grande a livello europeo in grado di ospitare quasi 25.000 piedi. Quella del Dortmund è una delle curve più ammirate e rispettate nel mondo perché sempre strapiena in ogni ordine di posto e supporta la squadra per tutti i 90′ nella buona e nella cattiva sorte.
Come già anticipato, la tifoseria del club della Vestfalia è sempre stata attenta e sensibile alle tematiche sociali e lo striscione "Welcome Refugees" srotolato qualche mese fa è stato sicuramente simbolo di una certa umanità e veicolava un messaggio di sensibilizzazione messa in atto dalle principali tifoserie europee sul tema migranti.