Il Borussia Dortmund conferma Klopp: “Resta anche nella prossima stagione”

Il ko interno nel big match casalingo contro il Bayern Monaco ha fatto scivolare il Borussia Dortmund a meno 34 punti in classifica. Un distacco abissale che conferma quanto sia stata difficile la stagione della squadra di Klopp che è rimasta coinvolta addirittura nella lotta per non retrocedere. Non è andata meglio in Champions League dove i gialloneri sono stati messi ko dalla super Juventus di Allegri dimostratasi nettamente superiore dei tedeschi. Nonostante i risultati però la posizione di Klopp è ben salda e il tecnico corteggiatissimo sul mercato anche da alcuni club italiani come Napoli e Milan è destinato a rimanere alla guida dei gialloneri anche nella prossima estate. A blindare il mister ci ha pensato il direttore generale del Dortmund Watzke ai microfoni della Bild: "Klopp sarà il nostro allenatore anche nella prossima stagione, è la decisione più giusta". Klopp ha un contratto con la società del Westfalenstadion fino al 2018 e non ha mai esternato la volontà di lasciare i gialloneri, intenzionato a proseguire il suo progetto che ha già garantito risultati importanti.

Il Borussia valuta offerte per Hummels. Sicuramente il tecnico chiederà sul mercato rinforzi importanti alla società dopo aver perso negli anni passati stelle del calibro di Lewandowski e Gotze. Nella prossima estate però sembrano destinati a lasciare Dortmund anche Reus e Hummels, ultimi due gioielli nella vetrina giallonera. Il dirigente ha fatto il punto anche sulla situazione del difensore che piace molto al Manchester United: "Negli ultimi anni abbiamo perso un campione a stagione ma abbiamo sempre continuato a giocare a calcio. Comunque lui ha un contratto fino al 2017 quindi la decisione sul suo futuro spetta a noi. Ricordate Lewandoski? Se lo avessimo ceduto subito avremmo preso 25 milioni di euro. Tenendolo ne abbiamo presi 50 perchè anche grazie a lui siamo andati avanti in champions. Lo avremmo venduto subito a 25 milioni se avessimo avuto bisogno di soldi, ma non era così all’epoca e non è così oggi”