Il bomber che segna di più in Italia (nel proprio torneo) gioca in Serie D

Carlo Emanuele Ferrario ha 31 anni, gioca in Serie D nella Pergolettese (club che ha preso il nome di un quartiere – Pergoletto – della città lombarda di Crema), il suo ingaggio è lontano anni luce dagli stipendi top della A, aveva iniziato nell'Under 19 del Milan ma la carriera lo ha portato a indossare le maglie di Varese, Lecco, Prato, Cuneo, Monza, Torres e Bra costruendo così la fama di bomber in provincia. E oggi che è a quota 28 reti in 31 gare di campionato (in media segna ogni 100 minuti) può sorridere per essere – a buon diritto – il re dei bomber in Italia e gli manca poco per battere sé stesso: 2 stagioni fa, quando giocava col Bra, toccò quota 32 centri che lo incoronarono miglior cannoniere a livello nazionale.
Il bottino di gol attuale però è un po' più alto. Pur non avendo tante opportunità d'incrementarlo, all'appello va aggiunta anche la rete trasformata in una delle due gare di Coppa Italia di Serie D giocate (salgono così a 29 le marcature in 33 match complessivi disputati). Insomma, con le dovute proporzioni, nessuno nel proprio torneo ha perforato tante volte la rete più di lui.

Meglio anche di Ciro Immobile – capocannoniere del massimo campionato tricolore – che di reti ne ha realizzate 27 ma in un numero inferiore di partite giocate (28) e registrando una media pazzesca (fa gol ogni 87 minuti, una garanzia che lievita fino alle 38 marcature stagionali comlessive).
Una storia di provincia. Ferrario incassa i complimenti, sorride per l'accostamento con il più illustre calciatore di Serie A ma resta umile e ai microfoni della Gazzetta dello Sport spiega le proprie sensazioni. "Sono molto contento – ammette l'attaccante della Pergolettese -. L'affetto di cui mi circondano i tifosi per me rappresenta uno stimolo a fare sempre meglio e a dare di più. E' vero che segno tanti gol ma è anche vero che se riesco a farlo con questa frequenza è pure per merito loro".