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Il balletto di Mertens per i 98 gol: supera Careca in azzurro e ne imita l’esultanza

La rete del raddoppio di Dries Mertens contro l’Empoli strappa applausi. L’attaccante belga sale così a quota 98 gol in maglia azzurra, 3 in più rispetto all’ex punta brasiliana, Careca, e uno in più di Altafini. Dopo la marcatura ‘Ciro’ si ferma a esultare imitando il balletto del sudamericano che festeggiava così dopo ogni marcatura.
A cura di Marco Beltrami
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Una danza per festeggiare il gol del raddoppio contro l'Empoli. Una prodezza per calare la doppietta. Un balletto per imitare e rendere onore a un grande attaccante che ha vestito la maglia del Napoli in passato. Chi è? Si tratta di Careca, il bomber che ha scritto all'epoca di Diego Armando Maradona proprio assieme all'ex Pibe una delle pagine più belle della storia sportiva azzurra. E Dries Mertens ha voluto omaggiare l'ex punta sudamericana alla sua maniera: ha realizzato una grande rete (quella del 2-0) che ha un valore particolare.

Grazie a questa marcatura supera nella classifica all-time dei marcatori partenopei una leggenda della squadra campana come Careca. Sono 98 le reti messe a segno dall'ex Psv contro le 95 dell'ex attaccante brasiliano, con i due che non sono più appaiati se si considerano solo i gol messi a segni con la maglia azzurra in Serie A (75 per Mertens, 73 per Careca). A dominare la speciale graduatoria è l'attuale capitano del Napoli, Marek Hamsik, in cima a quota 120 gol davanti a Maradona (115) e a Sallustro (108) che completano il podio.

  • La top 10 dei marcatori azzurri all time: 1) Hamsik 120; 2) Maradona 115; 3) Sallustro 108; 4) Cavani 104; 5) Vojak 103; 6) Mertens 98; 7)Altafini 97; 8) Careca 95; 9) Higuain 91; 10) Savoldi 77.

Una bella soddisfazione per l'attaccante belga che aveva palesato un po' di insoddisfazione per alcune scelte da parte del tecnico, Ancelotti, che non lo ha sempre utilizzato nella formazione titolare considerandolo maggiormente devastante a partita in corso. "In questi due anni mi sono tolto questa etichetta. Voglio giocare", ha ammesso nelle scorse settimane. La replica dell'allenatore? Una bonaria tirata d'orecchie… "Tutti devono capire con è tanto la quantità dei minuti che conta, ma la qualità, come lui spesso ha fatto".

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