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Icardi rischia di saltare Napoli-Inter

L’attaccante argentino ha un principio di affaticamento e potrebbe essere lasciato a riposo. Se Icardi non ci sarà al San Paolo l’Inter si presenterà con il tridente formato da Palacio, Podolski e Shaqiri.
A cura di Alessio Morra
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Mauro Icardi rischia di saltare il match tra Napoli e Inter, il posticipo della 26a giornata di Serie A. Perché l’attaccante argentino ha un principio di affaticamento muscolare. Roberto Mancini deciderà sull’utilizzo del giocatore solamente sabato dopo l’ultima rifinitura, ma se il giocatore non sarà al meglio di sicuro sarà lasciato a riposo. Perché l’Inter giovedì 12 marzo sfiderà il Wolfsburg nella gara d’andata degli ottavi di finale di Europa League, il grande obiettivo stagionale dei nerazzurri che sono usciti dalla Coppa Italia (sconfitti proprio dal Napoli) e che in Campionato occupano il nono posto e hanno già da tempo dato l’addio al terzo posto, l’ultimo utile per poter giocare la Champions League. Se Icardi non sarà della partita Mancini potrebbe proporre al centro dell’attacco Palacio e sugli esterni Podolski, ancora alla ricerca del primo gol in Serie A, e Shaqiri.

Non dovrebbe essere della partita nemmeno Mateo Kovacic, a cui dovrebbero essere preferiti Guarin, Medel e Brozovic. Il centrocampista croato sta avendo un rendimento molto altalenante anche con Mancini che potrebbe preservarlo e schierarlo con il Wolfsburg. Del suo rapporto con l’allenatore nerazzurro e dell’Italia Kovacic ha parlato in un’intervista concessa a Sky: “Con Mancini ho un buon rapporto come tutti gli altri giocatori. Non si può costruire una squadra su un ragazzo giovane, ma in una squadra contano tutti, non solo il singolo. Tanti giocatori sbagliano partita o non giocano bene, ma in Italia si critica tanto. Io non ci penso. Sono arrivati nuovi giocatori, ma la concorrenza fa bene e può solo aiutare. Non dò peso ai gol che faccio. Per me è importante che la squadra giochi e che io stia bene. Non abbiamo fatto ciò che volevamo, ma ci sono ancora tre mesi e possiamo fare ancora molto.”

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