Ibrahimovic sul gol di Mikhitarian: “Lui il re dei colpi di tacco, io sono il dio”
Il solito Zlatan Ibrahimovic: il campione svedese non perde occasione di celebrarsi anche da solo, e ci riesce perfino quando le giocate di classe le effettuano i propri compagni di squadra. E' quanto capitato, ad esempio, dopo l'ultimo match di Premier League del Manchester United, vinto per tre a uno contro il Sunderland: gara in cui sono andati a segno Daley Blind, lo stesso Ibrahimovic ed infine Henrikh Mkhitaryan, che ha realizzato una rete con uno splendido colpo di tacco.
Una specialità, la "mossa dello scorpione", che appartiene proprio ad Ibrahimovic. E che ovviamente non ha perso tempo a rispondere attraverso la sua app "Zlatan Unplugged" a chi gli chiedeva un parere al riguardo. "Micki è il re dei colpi di tacco, io sono il dio", ha commentato lo svedese, chiarendo ancora una volta i rapporti "di forza" all'interno del gruppo. "Potevamo fare meglio, ma abbiamo comunque vinto tre a uno", ha poi commentato Ibrahimovic nel dopo-gara, per poi soffermarsi sulle sue prestazioni personali.
"Il 2016 non sarebbe potuto andare meglio", ha spiegato riferendosi ai suoi cinquanta gol segnati nell'anno solare tra Paris Saint-Germain e Manchester United. Un record che ha eguagliato il suo personale realizzato nel 2012. Per lui contro il Sunderland anche due assist, i primi in questa stagione nella quale ha già realizzato ben diciassette reti in ventuno presenze (di cui dodici gol in diciassette gare di Premier League). Di questo passo lo svedese potrebbe rapidamente avvicinarsi ai numeri ottenuti nel Paris Saint-Germain, quando di gol ne ha segnati a raffica: solo lo scorso anno in Ligue 1 ne realizzò trentotto in trentuno partite, chiudendo l'annata con cinquanta reti realizzate in cinquantuno partite. Numeri che solo Ibrahimovic, giocando su se stesso, può battere.