Ibrahimovic si presenta: “Nato vecchio, morirò giovane. Ho la fame di un leone”
Un leone che ha ancora fame e un capitano di ventura, di quelli che sul campo di battaglia è meglio non trovarsi di fronte come nemico. Zlatan Ibrahimovic ha lasciato l'Europa ed è volato negli Stati Uniti per giocare scampoli di carriera nella Major League, tra le fila dei Los Angeles Galaxy. "Sono nato vecchio e ora sto per morire giovane", dice in conferenza stampa nel giorno della sua presentazione ufficiale.
Una replica alla sua maniera a quanti lo hanno reputato troppo in là con gli anni, finito, azzoppato dall'infortunio (e dall'operazione) al ginocchio e non più capace di giocare ai livelli di un tempo. A coloro che avanzano dubbi sulla sua integrità fisica manda un messaggio ironico e un po' da spaccone (ma questo fa parte del personaggio).
Non vi preoccupate per la mia età – ammette lo svedese -, sono arrivato in Inghilterra con la sedia a rotelle e l'ho conquistata in tre mesi. So cosa posso dare, sono abituato a vincere. Sono un leone che ha ancora fame. Ringrazio tutti per l'opportunità che mi è stata data, ho vinto tanto perché ho lavorato sempre tanto.
Polvere di stelle e voci che arrivano dal ‘vecchio continente' lo riportano indietro nel tempo di qualche, quando indossava la maglia del Milan e sfidava la Juventus in campionato. Una classica del calcio italiano che vede l'uno di fronte all'altro Allegri e Gattuso: il primo all'apice della carriera, il secondo appena agli inizi. Ibrahimovic ha parole di elogio per entrambe, perché grande è la stima che nutre nei loro confronti. E così quando gli chiedono del match di Torino non ha remore.
Allegri sa cosa deve fare per vincere, ha vinto con il Milan e lo sta facendo con la Juve – ha aggiunto lo svedese -. Gattuso lo conosco come compagno di squadra e non c'è bisogno che gli spieghi come si vinca. Sta facendo grandi cose e sono contento per lui perché mi piace come persona. Se dovessi andare in guerra, Rino sarebbe uno dei pochi che porterei con me.