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Ibrahimovic: “Biscotto? Furono tutte scuse. Anche voi avete Ibra, è Verratti”

L’ex stella della Svezia: “Con me la mia nazionale sarebbe stata più forte ma l’aspetto positivo è la valorizzazione del gruppo”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' il grande assente della sfida che coinvolgerà i destini azzurri e svedesi in vista di Russia 2018: tra Italia e Svezia, dopo il doppio play-off ne resterà solamente una, che approderà al mondiale. Per chi perderà solo gli onori delle armi e un mesto ritorno a casa. Sulla carta l'Italia è favorita, più forte tecnicamente e con un bagaglio di esperienza e qualità nettamente superiori. Ha detto la sua sul playoff Zlatan Ibrahimovic.

Sentimento a metà tra Italia e Svezia

Proprio l'attaccante svedese, oggi fermo ai box in attesa di poter ritornare a giocare a calcio dal prossimo gennaio con la maglia del Manchester United, ha voluto dire la sua. Dopo una carriera in cui Ibrahimovic ha giocato  – e molto – in Serie A vestendo le prestigiose maglie di Juve, Inter e Milan, vincendo altrettanti scudetti con tutti e tre i club, adesso il cuore è diviso a metà: tra la stima e la riconoscenza al nostro calcio che gli ha dato più di qualsiasi altra esperienza e l'affetto per le proprie radici.

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Senza Zatlan, Italia con più chance

Se Ventura deve ringraziare il destino per qualcosa, deve sicuramente farlo per avere la certezza che nella Svezia prossima avversaria dell'Italia, non potrà scendere in campo Zlatan Ibrahimovic. Conoscendo l'indole indomita del campione svedese, infatti, anche se aveva già annunciato il ritiro dalla propria nazionale, il richiamo sarebbe potuto essere fortissimo così come il desiderio di cimentarsi nell'ultima sfida: dare l'ultimo dispiacere all'Italia.

La forza del collettivo

Invece, per ovvie ragioni, Ibra guarderà la gara in poltrona, ricordando i tempi che furono: "La Svezia senza di me è oggettivamente meno forte. quando c’ero invece io tutti si aspettavano che potessimo vincere il Mondiale o l’Europeo. L'unico aspetto positivo di tutto ciò è che senza me il collettivo si può esprimere senza troppe pressioni".

Verratti, l'Ibrahimovic d'Italia

Una sfida senza Ibra ma con un Ibra in campo, Marco Verratti che lo svedese indica come il giocatore che più potrebbe spostare gli equilibri in campo, con le sue giocate e la sua visione in mediana. Anche perché nei suoi anni al Psg ha avuto il piacere di giocarci accanto: "Senza dubbio il giocatore più forte dell’Italia. Però va usato al meglio, nel modo in cui possa rendere non al 100% ma al 200%. Ha un talento eccezionale, al PSG l’ho visto crescere tantissimo e diventare uno dei giocatori più forti al mondo"

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