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Ibrahimovic pensa al ritiro? “Voglio fermarmi quando sarò al top e godermi i figli”

Pochi giorni fa Ibrahimovic ha compiuto 33 anni e in un’intervista ai tabloid ha confessato: “Oggi sono dove volevo, ho realizzato i miei sogni da ragazzino”
A cura di Maurizio De Santis
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"Voglio essere un buon padre di famiglia e voglio fermarmi quando sarò al top". Abitualmente sferzante, questa volta Zlatan Ibrahimovic finisce sotto i riflettori per frasi che hanno altro tenore rispetto alle ‘scudisciate' che riserva ad avversari e critici. Dal "portami tua sorella" scagliato con ironia contro un giornalista che ne metteva in dubbio la mascolinità al pensiero dedicato ai suoi figli: "Quello maggiore ha otto anni, l'altro ne ha sei ma è mi è capitato di vivere poco con loro – ha ammesso in un'intervista al Guardian -. Mi mancano molte cose, noi calciatori trascorriamo molto tempo negli alberghi". Quasi stenti a riconoscerlo rispetto all'atteggiamento da spaccone che lo contraddistingue dentro e fuori dal campo. A 33 anni compiuti e con un fisico che mostra i primi scricchiolii l'ipotesi che possa decidere di ritirarsi al termine del contratto con il Paris Saint Germain sembra farsi strada tra le sue riflessioni, spinta dal desiderio di coltivare una famiglia come mai gli è riuscito finora. Nessun rimpianto, però, per quanto fatto finora. "Oggi sono dove volevo, ho realizzato i miei sogni da ragazzino. Nessuno credeva in me e molti pensavano che non ce l'avrei mai fatta. Adesso sono al massimo della carriera".

Mourinho e la Serie A, top in Europa. "Il campionato italiano è sicuramente il più difficile per un attaccante – ha aggiunto -. E' questione di mentalità, perché si cura molto la fase difensiva rispetto a quella offensiva, diversamente da quel che accade in Spagna". Nella Liga c'è stato ma non conserva un buon ricordo soprattutto a causa del suo rapporto controverso con Guardiola. "Quando mi preparavo per una partita, sapevo che avrei vinto prima di cominciare. Messi e Iniesta, Xavi, Puyol, Piqué, Dani Alves, Busquets sono calciatori incredibili, disciplinati e pronti a seguire gli ordini del tecnico". A proposito di allenatori, ce n'è uno che gli piaccia? Eccolo. "Mourinho è il migliore allenatore con il quale abbia mai lavorato. Sa come rapportarsi ai calciatori, traendo il massimo da ognuno di loro".

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