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Ibrahimovic: “Mourinho manipolatore. Guardiola? Recita una parte”

Zlatan Ibrahimovic ne ha per tutti e torna ad attaccare il suo ex allenatore al Barça, Guardiola: “Grande tecnico ma non a livello umano”. E di Ronaldo, il brasiliano, dice: “Non ci sarà mai un giocatore migliore di lui, era il mio idolo”
A cura di Maurizio De Santis
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Mourinho manipolatore, Guardiola bocciato a livello umano. Zlatan Ibrahimovic ne ha per tutti e, in un'intervista concessa a Sport Illustrated, non risparmia critiche agli allenatori che ha incrociato nel corso della carriera. Due in particolare, lo Special One e il vate del tiki tara ex Barça, ora al Bayern Monaco. "Mourinho  ti convince, ti manipola e ti fa fare quello che vuole lui – ammette il campione svedese -. Per questo ha un grande successo ed è considerato un allenatore fantastico". Poteva dire di peggio, ma l'attaccante del Paris Saint Germain sa che il manager portoghese è uno dei migliori (e anche più pagati) al mondo e nutre rispetto per la sua figura. Quando gli fanno il nome di Pep, invece, quasi gli viene la pelle d'oca e la pressione schizza alle stelle. La sua avventura in maglia blaugrana fu negativa anche per il pessimo rapporto con l'allenatore che Zlatan definisce "grande tecnico ma al livello umano no, recita una parte e vuole essere perfetto a tutti i costi". Motivo della poca stima nei suoi confronti? Ibra spiega così tanta reticenza: "I primi 6 mesi a Barcellona sono stati fantastici poi non so cosa sia successo e Guardiola non mi ha più rivolto la parola".

Nello spogliatoio della Juventus. "Quando sono arrivato ero giovane e mi trovato di fronte a gente come Thuram, Trezeguet, Del Piero, Cannavaro, Emerson, Nedved e Buffon. Quando ci allenavamo, poi, era già difficile superare in difesa calciatori come Cannavaro, Thuram e Zambrotta… e quando arrivavi a Buffon era quasi impossibile batterlo".

Fenomeno Ronaldo. "Come calciatore era completo. Non ci sarà mai un giocatore migliore di lui, era il mio idolo". E poi c'era Maldini che Ibra ricorda come "forte e intelligente". Il migliore compagno di squadra? Non ha dubbi quando menziona Vieira. "Sembrava un mostro quando si allenava, pareva volesse distruggere tutto. Ho appreso molto da lui".

Eto'o peggio di Ibra: definì Mourinho un burattino

Eto'o e Mourinho, per la serie: c'eravamo tanto a(r)mati. L'attaccante camerunense, tra gli interpreti prediletti del portoghese all'epoca della grande Inter, adesso non è più nelle sue grazie. E così, dopo quella battuta sull'età del calciatore, i rapporti si sono poco alla volta logorati. Anzi, la punta africana replicò con beffarda ironia a quelle parole: segnò ed esultò imitando la camminata di un vecchietto mentre si avvicinava alla bandiernina del calcio d'angolo. "Se un burattino mi ha trattato da vecchio non bisogna certo credere a tutto quello che dice… – affermò  poche settimane fa Eto'o -. A 33 anni mi sento ancora bene e posso ancora disputare la Champions".

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