Ibrahimovic: “Milano è la mia città. Maldini il più forte difensore affrontato”

Ibrahimovic non è uno che le manda a dire. Il centravanti svedese ha rilasciato un’intervista alla Cnn raccontandosi tra passato e presente, con numerosi spunti interessanti. Il bomber del Psg ha affrontato numerosi argomenti, in primis quello legato alle sue preferenze in termini calcistici. L’ex di Juve, Inter e Milan ha innanzitutto incoronato Messi e Paolo Maldini, cogliendo l’occasione per elogiare Capello e Mourinho e togliersi l’ennesimo sassolino nella scarpa nei confronti di Guardiola:
Fra Messi e Ronaldo scelgo Messi, perché il suo è un talento naturale. Guardiola? Come tecnico è fantastico, come uomo invece è discutibile. Maldini è il più forte difensore contro cui ho giocato
Lo svedese ha spiazzato tutti, dimostrando il suo legame con il capoluogo lombardo consolidatosi durante la militanza nelle due milanesi:
Milano è la mia città
Il fenomeno svedese non si è ambientato nel migliore dei modi a Parigi, anche alla luce a suo giudizio, dei troppi luoghi comuni sul suo carattere:
Io bad-boy? Anche quando sono arrivato a Parigi si è diffuso questo luogo comune. Io invito la gente a conoscermi prima di giudicarmi, non sono un cattivo ragazzo. E soprattutto è facile allenarsi con me. Se impari a fidarti di me, ti do il 200%..
Ibra ritroverà da avversario il Barcellona in Champions League. Un motivo per tornare a parlare della sua travagliata esperienza in blaugrana e dei motivi del suo addio:
Prima andava tutto bene, poi Messi cominciò a parlare. Pretendeva di giocare punta centrale, passando dal 4-3-3 al 4-5-1. Così fui io ad essere sacrificato, perché in campo non avevo più quella libertà che mi serve per rendere al meglio. Guardiola? Una volta mi fissò con lo sguardo e io persi le staffe. Pensai: questo ora diventa un mio nemico e gli urlai di tirare fuori i c…