Ibrahimovic: “Guardiola? Non è un uomo”

Momenti unici per Zlatan Ibrahimovic nella notte di Champions che lo ha visto protagonista con il Psg nella sua Malmoe. Il centravanti svedese sulla scia di quanto vissuto nel match contro i suoi connazionali  che in futuro potrebbero ritrovarlo come compagno di squadra, si è raccontato ai microfoni della CNN. Ibra ha svelato prima di tutto i suoi progetti: “Sono come il vino, più invecchio e più miglioro. Posso continuare ancora per molti anni, ma la domanda da fare è questa: voglio continuare? Solo io deciderò cosa fare, se attaccare gli scarpini al chiodo quest'anno o dopo, nessuno mi manderà in pensione”.

L’attaccante è molto geloso della sua vita privata, al contrario degli altri top player come Messi o Ronaldo: "A me importa essere ricordato per il calciatore che ero, la mia vita privata non deve interessare a nessuno. Io so da dove vengo e sono molto orgoglioso del mio cammino, la Svezia è una parte di me”.

Ripercorrendo il suo passato, Ibrahimovic è tornato sulla sua avventura alla Juventus: “Quando arrivai alla Juventus mi trovai a confrontarmi con dei mostri sacri come Buffon, Cannavaro, Thuram e Nedved, allora decisi subito che dovevo dimostrare chi ero. Il più forte con cui ho avuto modo di giocare però è stato Patrick Vieira, bravo dentro e fuori dal campo”.

L’unica parentesi non positiva della sua carriera è stata quella al Barcellona. Il bomber ricorda ancora una volta le divergenze con Guardiola, usando parole forti, molto diverse da quelle utilizzare per Josè Mourinho: ”Sembrava di essere alla Playstation, era una squadra perfetta in tutti i sensi. Pep è stato fantastico dal punto di vista tecnico, con lui la squadra ha ottenuti risultati straordinari, dal punto di vista umano però non posso dire lo stesso: per me non è un uomo. Mourinho? Con lui abbiamo passato momenti stupendi, capita a volte in carriera di non poter essere sempre in cima".