Ibrahimovic e l’ossessione per Cristiano Ronaldo
Zlatan Ibrahimovic è tra i più forti attaccanti dell'ultimo decennio in Europa. Lo svedese ha vinto sempre e ovunque abbia militato, dall'Olanda con la maglia dell'Ajax, all'Italia con i colori della Juve, dell'Inter e del Milan, in Spagna col Barcellona, in Francia col Psg. Forte, duro, scorbutico, leader autentico, esagerato. Un professionista spietato, determinato a far vincere la propria squadra d'appartenenza, senza un (apparente) briciolo di cuore per gli avversari che incontra. Tutti i tifosi che lo hanno avuto dalla propria parte lo hanno idolatrato, gli altri lo hanno sempre temuto. "Con Ibra in campo si parte sempre dall'1-0" si dice oramai ovunque dalla Ligue1 all'Eredivise, ed è vero. Ma anche questa macchina perfetta di calcio e gol ha un punto debole. E si chiama Cristiano Ronaldo.
Cr7, incubo ad occhi aperti – A svelare il tallone d'Achille, anzi di Zlatan è Adrian Mutu suo ex amico e compagno di squadra ai tempi della Juventus targata 2005/2006. Un'era sportiva fa, pre Calciopoli, quando l'oggi attaccante 36enne in forza agli indiani del Pune City viveva a contatto giorno per giorno con lo svedese, condividendone anche la stanza nelle trasferte bianconere. Nel corso di un'intervista rilasciata alla testata romena ‘Costin Desliu', il 36enne Mutu ha svelato un curioso aneddoto: "Zlatan è il migliore. Quando eravamo compagni di squadra alla Juve spesso dormivamo nella stessa camera dopo le partite. Una volta, nel cuore della notte, si è svegliato e, agitato, si è messo a urlare: ‘Adi, sveglia! Ho avuto un incubo. Ho sognato che Ronaldo era più forte di me!". L'ex attaccante della Fiorentina ha poi calmato Ibrahimovic rassicurandolo sulle proprie qualità: "Ho cercato di tranquillizzarlo ed è riuscito a riaddormentarsi solo quando gli ho detto: ‘No, Zlatan, no! Tu sei il migliore al mondo. Calmati…".
Re assoluto del mercato – Fatto sta però che se Cr7 è di certo molto più forte in campo, con i trofei vinti tra Manchester e Real e i Palloni d'Oro incasellati in bacheca, a livello di mercato pochi sono campioni come Zlatan. Capace di vestire maglie di prestigio una dietro l'altra senza mai farsi alcun tipo di problema e soprattutto riuscendo a monetizzare al massimo la propria bravura. Merito anche del fido Raiola, procuratore storico di Ibra che in questi giorni sta lavorando per capire se riuscirà a riportare lo svedese sotto la Madonnina o ci sarà ancora margine di trattativa (economica) all'ombra della Torre Eiffel.