Ibrahimovic come Messi e Cristiano Ronaldo. E con la Champions nel mirino

Zlatan Ibrahimovic può essere finalmente considerato un giocatore alla pari di Leo Messi e Cristiano Ronaldo, i due fuoriclasse di Barcellona e Real Madrid che nell'ultimo quinquennio hanno imposto la loro dittatura sportiva in Europa e nel Mondo. Poco c'è da dire della ‘Pulga', stella azulgrana e della Nazionale argentina, Messi il ragazzo dei record, capace di mettere in fila (o giocarsela alla pari) con miti veri e propri del mondo del pallone come Maradona o Pelè. Dominatore nella propria squadra attorno alla quale si è costruito un ciclo vincente fermatosi con le dimissioni di Pep Guardiola, la ‘Pulce argentina' ha conquistato gli ultimi tre Palloni d'Oro più un Fifa World Palyer targato 2009, oltre a innumerevoli titoli personali e con la maglia del Barcellona. Stesso dicasi per Cristiano Ronaldo il portoghese di Spagna che, dopo aver fatto le fortune del Manchester United, sembra aver finalmente conquistato anche Madrid e la Liga al di là dell'ultimo titolo che ne ha sancito la grandezza con la maglia ‘blanca': in tre stagioni al Real, 144 presenze e 146 gol segnati. Meglio di Cristiano Ronaldo, nessuno.
Mister Scudetto mette in fila Leo e Cristiano – E Ibra? Lo svedese non può vantare lo stesso palmares dei due avversari, irraggiungibili per semplici esseri umani, eppure anche Ibrahimovic nel suo ‘piccolo' riesce a vantare alcuni record difficilmente battibili come il suo essere determinante per il club d'appartenenza nelle competizioni nazionali. Nessun altro giocatore in attività è riuscito infatti a conquistare consecutivamente tanti scudetti in giro per l'Europa come ha fatto Zlatan, partendo dalla lontana Olanda con la maglia dell'Ajax fino ad arrivare in Italia per fare le fortune prima della Juventus, poi dell'Inter e infine del Milan. Con una parentesi turbolenta, ma vincente, anche in Spagna con la maglia del Barcellona come compagno della ‘Pulce' dai piedi d'Oro.
Sette titoli nazionali consecutivi dal 2003 al 2011 non sono cosa da poco, anzi. Perchè Zlatan, in ogni scudetto conquistato, è sempre stato protagonista e mai comprimario, sempre al centro dell'attenzione che il progetto si articolasse attorno a lui o che lui dovesse farne parte suo malgrado (vedasi Barcellona). Non solo un semplice ‘portafortuna' come alcuni potrebbero pensare ma piùsemplicemente ‘Mister scudetto', un giocatore essenziale in una competizione lunga ed articolata come un campionato nazionale, capace di cambiare gli equilibri sia in una semplice partita che nel lungo termine. E nella gara dei titoli nazionali vinti, Ibrahimovic mette in fila sia Messi che Cristiano Ronaldo: Zlatan comanda a quota 9 titoli nazionali, Messi insegue a 5 titoli in Liga, Ronaldo a quota 4 campionati (tre di Premier e uno di Liga).
Il PSG per superare il tabù internazionale – Una sfida che si rinnoverà anche quest'anno perchè il passaggio di Ibra al PSG apre nuovi scenari di conquista per lo svedese, al contrario dei due avversari radicati oramai nei club d'appartenenza. Più del portoghese e dell'argentino, Zlatan ha dimostrato di essere un glob-trotter del calcio moderno in giro per l'Europa, capace di imporsi in vari campionati e nello stesso campionato, con diverse maglie. Un piccolo grande record che è pronto a rimpinguare in Ligue1 il campionato francese che da troppo tempo manca di un fuoriclasse assoluto e di una squadra capace di imporsi con continuità tra le mura patrie e con ambizioni europee.
Il PSG degli sceicchi, capaci di spendere oltre 180 milioni in poco più di due sessioni di mercato, adesso lo è: Carlo Ancelotti e Leonardo hanno tra le mani una gallina dalle uova d'oro con cui poter strabiliare la Francia, l'Europa e il Mondo. Che poi non è altro che il ‘pallino' – o per dirla alla Mourinho, l'"ossessione" – di Zlatan: dimostrarsi decisivo anche a livello internazionale.Cosa difficilissima a farsi, visto che anche negli ultimi Europei con la maglia della sua nazionale, ha stentato e parecchio a ritagliarsi margini da protagonista.
La Svezia ha ceduto subito il passo venendo eliminata nel proprio girone e l'unica luce accesa è stata quella di Ibrahimovic autore del gol più bello dell'intero torneo con la rete in rovesciata segnata alla Francia. Un po' poco comunque, per chi è alla ricerca dal 2008 di una vittoria in Champions League che sta diventando un tormentone.
Messi-C.Ronaldo primi in Europa e nel Mondo – Proprio la competizione europea e l'essere decisivi anche in Europa è la chiave di volta della differenza sostanziale tra Zlatan e la coppia Messi-C.Ronaldo in questo scontro a distanza. Il portoghese può vantare un ‘double' con la maglia dello United, tragato 2007-2008 in cui si impose in Champions League vittoria-trampolino per conquistare successivamente l'alloro più prestigioso di un club a livello internazionale: la Coppa del Mondo. Meglio di lui, Leo Messi che ha legato le sue fortune internazionali con il Barcellona vincendo uno strepitoso ‘triplete' nel 2005-2006 e in totale tre Champions League, due Mondiali per Club, due Supercoppa Uefa. E Ibra? Ha vinto due coppe (Supercoppa e Mondiale per Club nel 2009) con la maglia del Barcellona ma semplicemente da spettatore, due titoli che fanno curriculum ma che non valgono poi molto. La Champions gli è sempre sfuggita di mano, ‘sbagliando' i tempi in modo clamoroso: nel 2008 se ne andò dall'Inter che nella stagione successiva vinse tutto, nel 2010 abbandonò il Barcellona che poi salì sul tetto d'Europa e del Mondo.
Adesso c'è il PSG, una squadra che farà la Champions prossima ventura certamente da protagonista. Una squadra che ha convinto Zlatan ad abbandonare l'oramai consumato progetto Milan, ripresentandosi ai nastri di partenza con un club sulla carta tra i primi tre al mondo. Ma c'è di più: il PSG partirà dalla ‘terza fascia', tra le comprimarie e sarà una vera e propria mina vagante all'interno della competizione. Per intenderci potrebbe incontrare subito il Milan (seconda fascia) e il Barcellona o il Real Madrid in un girone che diverrebbe da subito epocale.
Uno stipendio già da Pallone d'Oro – Ma se dal punto di vista dei trofei e delle conquiste in giro per il mondo, Zlatan paga dazio a Messi e Ronaldo che lo precedono anche nella carta d'identità, a livello economico Ibrahimovic può dire tranquillamente di valere tanto quanto i due Palloni d'Oro degli ultimi quattro anni. Un contratto principesco uscito dal capolavoro di mediazione del solito Mino Raiola capace di reinventarsi intermediario d'eccezione e far combaciare in un solo istante le esigenze di Milan e PSG e soddisfare le voglie del proprio assistito: un triennale da 13 milioni a stagione (un milione all'anno in più e un anno in più di contratto di quanto prendeva al Milan) oltre ad una miniera d'oro ancora inesplorata: la gestione dei propri diritti di immagine, in esclusiva al suo entourage.
Se Raiola & c. sapranno sfruttare bene l'occasione, stando anche al giro d'affari attorno alle stelle Messi e Cristiano Ronaldo che – proprio grazie allapropria immagine – ‘arrotondano' i propri stipendi annui (13 il portoghese, 8+bonus l'argentino) raddoppiandoli tranquillamente, anche Zlatan Ibrahimovic potrà dire di valere altrettanto: un calciatore da 70 milioni di euro.
In attesa della Champions League