Ibrahimovic: “Coleman? Se avessi voluto fargli male lo avrei fatto. So come si colpisce”

Zlatan Ibrahimovic sulla lista dei cattivi. Spesso e volentieri lo si è visto nei campi d'Europa con le maglie di Inter, Juve, Barcellona, Ajax, Svezia, Psg. Temperamento, agonismo, voglia di superare qualsiasi avversario gli si pari di fronte. Così come in Premier League dove spesso durante gli incontri la tattica lascia spazio ai contatti fisici, al gioco atletico, maschio. Quello preferito da Zlatan che non si tira mai indietro. Ma che non pensa a fare male all'avversario di turno, così come è capitato nell'ultimo match in cui il Manchester ha incrociato l'Everton e dove Ibrahimovic è franato addosso al povero Seamus Coleman.

Normale scontro di gioco

"Se avessi voluto fargli male lo avrei fatto sicuramente" ha detto lo svedese nel dopo gara commentando la sua entrata, in ritardo colpevole, sul difensore avversario che è rimasto a terra subendo un colpo alla nuca e uno al torace. Nulla di volontario, anche se l'impatto è stato violento e sembrava che le conseguenze fossero peggiori della realtà. Per Ibrahimovic non si è trattato nulla di più di un semplice momento di agonismo e sembra che la Federcalcio sia concorde con il campione svedese per il quale non si prospetta alcuna mega squalifica.

Nessuna squalifica

Sarà contento Josè Mourinho sempre più coinvolto nelle critiche dei tifosi che non vedono ancora una volta il Manchester United risalire la china e giocarsi il campionato con le migliori avversarie. Per il portoghese, in questi giorni anche al centro di polemiche per presunte evasioni fiscali, Ibrahimovic è fondamentale e non perderlo è vitale. Allo svedese si è aggrappato ad inizio stagione e proprio quando Ibra ha smesso di segnare, lo United ha aperto il periodo di crisi.

La verità di Zlatan

Intanto, Ibrahimovic ha chiuso l'argomento che in Inghilterra stava per diventare una nuova, sterile, polemica nei suoi confronti: "È stato un incidente normalissimo. Un contrasto dove lui è arrivato qualche secondo prima di me e io ho alzato le gambe per evitare di colpirlo in pieno. Credetemi, se volessi dare un calcio a qualcuno in testa e farlo svenire, saprei bene come fare. Queste sono le uniche cose che ho da dire su quanto accaduto". Insomma, Coleman si può ritenere un miracolato…