Ibrahimovic all’attacco: “Ho zittito i critici, sono pagati per dire stronzate”

Guai a pungere nell'orgoglio un giocatore come Zlatan Ibrahimovic. Se ne sono accorti in Inghilterra, dove lo svedese ha praticamente salutato il 2016 nello stesso modo con il quale si era presentato ai suoi nuovi tifosi: segnando. Per l'ex attaccante di Milan e Paris Saint-Germain, arrivato nella scorsa estate in Premier League, questi primi mesi con la maglia dello United non sono però stati tutti rose e fiori. C'è stato un lungo periodo nel quale sono emersi i dubbi e le polemiche. Specialmente nel mese di ottobre, quando la critica ha chiesto esplicitamente a Mourinho di sostituirlo e di escluderlo dalla formazione titolare. Nessuno ha però fatto i conti con l'ego misurato del gigante di Malmoe: tornato al gol, e ai suoi livelli, prima del break natalizio.
Il graffio di Ibra
Un riscatto che lo svedese ha voluto commentare con le solite taglienti parole: "È tutto molto divertente, anche stavolta ho fatto ricredere tutti i critici sul mio conto – ha dichiarato con sarcasmo al "Daily Mail" – Non ho rimpianti ad aver rimandato il trasferimento in Premier. Ogni anno i club inglesi mi chiamavano, ma io volevo venire quando tutti mi avrebbero ritenuto troppo vecchio. Nessuno pensava che me la potessi giocare, ma come al solito gli ho fatto mangiare le palle".
In attesa di incrociare il West Ham nella prima giornata del nuovo anno, Zlatan Ibrahimovic è poi entrato in tackle sui tabloid britannici e sui suoi detrattori: "Sono pagati per dire stronzate, mentre io lo sono per giocare a calcio come so fare – ha continuato – Tutto questo mi dà una grande carica. Per quanto potrò andare avanti a giocare? Non so per quanti anni ancora potrò continuare, ma ora sto bene e mi sto divertendo. Il campionato dello United? Sono fiducioso, possiamo ancora vincere il titolo".