Ibrahimovic: “Adriano era un animale, fortissimo. Peccato sia durato poco”
Adriano era un vero animale. Fortissimo, nessuno poteva fermarlo. Ma è durato troppo poco perché se non hai la testa giusta tutto è difficile.
Parola di Zlatan Ibrahimovic che nell'intervista concessa a ‘The Sport Bible' racconta retroscena della propria carriera e, in particolare, il rapporto con alcuni ex compagni di squadra che ha avuto al proprio fianco in carriera. Per rappresentarne le grandi capacità tecniche ne traccia il profilo di campioni utilizzando l'esclamazione ‘wow'… come a dire che nulla c'è di meglio, fantastico, straordinario, dirompente, fatale quando azioni il rewind e vedi scorrere davanti agli occhi la sequenza videoclip, fotogramma per fotogramma, con la gesta dei calciatori che hanno lasciato il segno nelle squadre di club, sul rettangolo verde, nelle pagine degli almanacchi.
Tanti calciatori di ottimo livello, anche grandissimi, ma solo uno ha impressionato davvero Ibra. E se lo dice lui che è abituato a stupire con effetti speciali allora c'è da fidarsi. Zlatan non è persona incline ai complimenti così come non le ‘manda certo a dire'.
Ho giocato con grandi campioni, ho giocato con giocatori che erano già “wow” – ha aggiunto l'attaccante svedese -, ho giocato con giocatori il cui talento li avrebbe portati ad essere ‘wow’. Ma quello che veramente avrebbe potuto durare più di tutti, e non l’ha fatto, era Adriano quando ero all’Inter.
Consigli per gli acquisti. Fu Ibra – come racconta – a suggerire al presidente dell'Inter di non lasciarsi prendere dalle offerte, non cedere il brasiliano perché avrebbe composto una linea offensiva micidiale. Lui e l'imperatore, che coppia sarebbe stata se solo l'ex giocatore verde-oro fosse stato continuo.
Quando arrivai all'Inter la prima cosa che dissi fu di tenere Adriano perché volevo giocare in coppia con lui. Era un animale, poteva tirare da ogni posizione, nessuno poteva togliergli il pallone. Non so perché sia durato poco, alla fine una buona parte delle tue possibilità è nella tua mente. E se non hai la testa giusta è difficile. Nel caso di Adriano mi sono divertito a giocare con lui, l’ho visto, ero felice di giocare con lui e contro di lui – ha aggiunto l'ex punta del Manchester United -. E’ un vero peccato che la sua carriera sia stata così breve.