Ibrahimovic e una Top 11 fantastica da Buffon fino a Messi, Del Piero e Trezeguet
Non ha mai vinto in Coppa eppure è un calciatore in gradi di catalizzare l'attenzione dei media e dei tifosi come pochi. E' Ibrahimovic, signore dei colpi di tacco e delle acrobazie balistiche, agitatore delle folle (che divide ed esalta con le sue prodezze), guascone e spaccone (per i francesi), terrore delle difese avversarie, amuleto per conquistare scudetti e campionati. José Mourinho lo ha voluto al Manchester United per avere accanto a sé il migliore e più esperto calciatore in circolazione. Non è stata solo una scelta tecnica ma dettata dalla grande personalità e dall'altrettanta esperienza che lo svedese può vantare.

A Old Trafford serviva un giocatore bandiera, Zlatan è perfetto da questo punto di vista. Ci ha messo poco a ingraziarsi i favori dei tifosi: gol in Community Shield e primo trofeo in bacheca. "Conquista la folla e avrai guadagnato la tua libertà", recitava il capo dei gladiatori, Proximo. E l'ex Psg i sostenitori dei Red Devils li ha tutti dalla sua parte. Gli mancava solo l'avventura in Premier League, l'ennesimo palcoscenico.
Nella valigia dell'attore finora aveva conservato gli anni della Serie A tra Juventus, Inter e quel Milan che oggi definisce ancora "il miglior club al mondo nel quale abbia mai giocato". Poi l'addio forzato alla maglia rossonera con il club che aveva deciso di monetizzare dalle cessioni di due pezzi da novanta come lo stesso Ibra e Thiago Silva. Il Psg, il Barcellona e il ricordo degli esordi in Olanda sfumato dal tempo pure fanno parte del corredo accessorio che annovera – oltre al campionato italiano – la Ligue 1, la Liga e la Eredivisie e alcuni dei ‘compagni di viaggio' tra i migliori (ex oppure ancora in campo) del panorama internazionale.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei… A giudicare dalle persone alle quali s'è accompagnato allora a Ibra andrebbe assegnato il Pallone d'oro alla carriera per le ‘bellissime amicizie' calcistiche. Secondo goal.com è possibile anche tracciare una formazione ideale, una sorta di Top 11 composta prendendo i più forti calciatori con i quali ha giocato lo svedese.
Tra i pali ci sarebbe sicuramente Gigi Buffon della Juventus. Difesa schierata a quattro e imperniata sulla coppia centrale composta da Thiago Silva del Psg e Puyol ex del Barça. Ai lati Maxwell e Javier Zanetti (ex Inter). In mediana a Pirlo (oppure Iniesta) il compito di trasformare in oro gli assist da servire ai compagni mentre Xavi tesse la tela e Vieira agisce di lotta e di governo. In attacco c'è l'imbarazzo della scelta… la immaginate una squadra che può permettersi il lusso di piazzare un tridente composto da Del Piero e Messi alle spalle di Trezeguet? Una forza della natura, proprio come Ibra.