Ibrahimovic rischia un altro infortunio: il ginocchio potrebbe ancora cedere
Zlatan Ibrahimovic è un leone, un combattente nato, rientrato dal bruttissimo infortunio al ginocchio in tempi record e con la voglia di presentarsi in campo ancor più forte di prima. Al momento, riuscendoci visto che Mourinho lo ha convocato regolarmente per l'ultimo match di Premier League e lo ha messo in campo nell'ultimo quarto d'ora a risultato già acquisito. Ma molto in anticipo sui tempi previsti. Tutto bene, buone risposte dal campo eppure dalla Svezia c'è chi non è convinto: è Markus Walden, uno specialista che ha invece sottolineato come in questi casi, il rischio di cadute sia più reale che mai.
Recupero record
Il ritorno in campo
Il momento è delicatissimo perché finalmente Ibrahimovic sta tornando a giocare dopo mesi passati in infermeria, poi in terapia e infine in rieducazione per riprendere al 100% la propria forma fisica recuperando dall'infortunio al ginocchio che lo ha costretto a saltare tutta la seconda parte della scorsa stagione e l'inizio della presente. Sarebbe dovuto rientrare solamente a fine anno ma la voglia, il temperamento e l'indole mai doma, lo hanno portato a recuperare con velocità record.
Risposte positive
Lo svedese ha disputato l’ultimo quarto d’ora contro il Newcastle, nel match vinto in larga misura dai red devils, con Mourinho che lo ha impiegato nell'ultimo scorcio di gara. Dimostrando già un discreto atletismo e la possibilità di poter anticipare il rientro definitivo rispetto alle previsioni.
Walden smorza l'entusiasmo
Tempi troppo anticipati
A smorzare gli entusiasmi, però, ci ha pensato un dottore Markus Walden, specialista nel suo campo, che ha parlato così al giornale svedese Expressen: “In generale ci vogliono dai sei ai nove mesi per guarire. Ed il trend si avvicina più ai nove che ai sei. In media ci vogliono sette mesi per fare il primo allenamento e otto la prima partita"
A rischio recidività
Tempi che Ibra non ha rispettato e malgrado la sua struttura potesse permetterglielo, ha forzato i tempi correndo adesso molti rischi: "Il legamento potrebbe rompersi di nuovo. Il rischio è maggiore nel primo anno dopo l’operazione. 3/4 dei legamenti crociati che si rompono, lo fanno generalmente entro un anno e mezzo dal primo infortunio, bisogna avere estrema calma”.