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Ibrahimovic: “Cristiano Ronaldo? La Juve di Allegri vince anche senza di lui”

Zlatan Ibrahimovic rifila una stoccata a Cristiano Ronaldo, che quando passò alla Juventus disse: “Questa per me è una sfida”. Lo svedese contesta quelle affermazioni dicendo: “Andare alla Juve non è una vera sfida. Andarci in Serie B qualche anno fa e riportare la squadra in A, quella sarebbe stata una sfida”.
A cura di Alessio Morra
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Zlatan Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo non si sono mai amati, sono due delle più grandi stelle del calcio mondiale e sono abituati a essere i simboli delle proprie squadre. Non sono mai stati compagni di squadra, né si sono incrociati. Il portoghese da sei mesi è un calciatore della Juventus, con cui Ibra ha giocato per due stagioni, tra il 2004 e il 2006. Del club bianconero Zlatan ha sempre parlato benissimo e lo ha fatto ancora, ma facendolo ha lanciato una frecciata a Cristiano Ronaldo.

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L’attacco di Ibrahimovic a Cristiano Ronaldo

In un’intervista, rilasciata al quotidiano olandese ‘Voetbal Nieuws’ l’attaccante svedese è stato diretto come al solito e parlando del numero 7 della Juventus ha detto che nonostante quello che ha detto Ronaldo, quest’avventura con la Juventus non rappresenta una sfida. La vera sfida sarebbe stata quella di andarci in Serie B, e da lì riportarla ai vertici:

Cristiano parla di nuove sfide. Dice che secondo lui è una sfida giocare in una squadra che già prima era attrezzata per vincere la serie A. Qualche anno fa, non sarebbe stata una sfida andare alla Juventus in Serie B e riportarla in Serie A? Accidenti, andare alla Juve non è una sfida.

L’addio di Ibra alla Juve

Ibra però con queste parole dà il fianco ai suoi detrattori. Perché se è vero che è molto più facile dire di sì alla Juventus oggi, dopo sette scudetti vinti consecutivamente, quattro successi in fila in Coppa Italia e due finali di Champions nelle ultime quattro stagioni, è anche vero che lo svedese quando la Juventus nella calda estate del 2006 finì in Serie B fece subito le valige, e passò all’Inter. Mentre tre calciatori che avevano vinto il Mondiale (Buffon, Del Piero e Camoranesi) rimasero anche in B, e la stessa decisione la presero anche Trezeguet e Nedved. che vinse il Pallone d’Oro qualche anno prima.

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