Ibra: “Botte con Chiellini? Tutto falso, altrimenti sarebbe in ospedale”

Provaci ancora Ibra, magari contro una difesa meno forte. Il post gara europeo di uno degli attaccanti più forti al mondo, non ha certo i contorni festaioli di un party esclusivo. Anzi, in casa Svezia l'umore è sotto i tacchetti dopo la sconfitta contro la formazione di Antonio Conte: tecnico che il gigante di Malmoe ritroverà in Premier League, nella prossima stagione. Comprensibilmente deluso per aver non aver lasciato il suo segno nell'ennesima partita importante, il capitano svedese ha ringhiato davanti ai microfoni nel post gara: "In una partita di calcio come questa, devi stare concentrato per 90 minuti – ha spiegato Zlatan – Anche se sei meticoloso per ottantanove minuti, basta una distrazione e arriva il gol. Purtroppo è andata così e se affronti una squadra come l’Italia in questo modo alla fine ti punisce. L'Italia mi è piaciuta tutta, non c'è un giocatore che mi è piaciuto di più. Chellini? Non ce le siamo dati di santa ragione, altrimenti a quest'ora sarebbe in ospedale".
Il ritorno a Parigi
In attesa di togliere il velo dal suo prossimo futuro, l'ex attaccante del Paris Saint-Germain ha sfruttato l'ennesima occasione per mandare una carezza al calcio di casa nostra: "L'Italia è la mia seconda patria ed è sempre bello giocarci contro – ha spiegato Ibrahimovic – Contro l'Irlanda abbiamo fatto male e abbiamo preso un punto, oggi abbiamo fatto bene e non ne abbiamo presi. Ora ci rimane ancora una partita e dobbiamo vincere con il Belgio". Non sarà però facile, per la Svezia del commissario tecnico Erik Hamrén, battere una formazione come quella belga che difficilmente sbaglia due partite di questa importanza. L'unica chance svedese, per continuare a inseguire la finale, passa però solo dal successo contro Mertens e compagni. Per la Svezia, Parigi è ancora un sogno. Con in campo il vero Ibrahimovic, non è detto che non si possa realizzare.