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Iachini e la Serie A a porte chiuse: “Sembrerà tutto meno che giocare a calcio”

Alla vigilia di Udinese-Fiorentina, Beppe Iachini ha parlato della decisione di far disputare la Serie A a porte chiuse per l’emergenza Coronavirus: “Sembrerà tutto meno che una partita di calcio. Da parte nostra innanzitutto c’è tanta vicinanza alle persone malate in questo momento di grande difficoltà. Tornare a giocare non è certo la notizia che adesso interessa di più”.
A cura di Marco Beltrami
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La Fiorentina, nella sfida domenicale valida per il recupero della 26a giornata, farà visita all'Udinese. Fischio d'inizio alle ore 18 in una Dacia Arena deserta alla luce delle disposizioni per l'emergenza Coronavirus. Una situazione difficile da digerire per Beppe Iachini che nell'intervista pre-partita ai microfoni di Violachannel ha sintetizzato così le difficoltà del giocare a porte chiuse: "Sembrerà tutto meno che una partita di calcio".

Udinese-Fiorentina a porte chiuse, le parole di mister Iachini

La Serie A torna in campo a porte chiuse. Un provvedimento inevitabile alla luce dell'emergenza Coronavirus, nella speranza che non ci siano contagiati anche tra i calciatori. In questo caso come anticipato dal presidente della Figc Gravina si potrebbe anche ipotizzare uno stop del torneo. Domenica alle 18 a Udine, i padroni di casa affronteranno la Fiorentina, in una Dacia Arena senza tifosi e con pochissimi addetti ai lavori. Una situazione surreale per Beppe Iachini che ha dichiarato: "Già veniamo da un periodo complicato, questa poi non sarà una gara come le altre, io ho giocato a porte chiuse e so cosa significa, il clima sarà particolare: sembrerà tutto meno che una partita di calcio, pertanto dovremo essere più che mai attenti e concentrati".

La priorità è stare vicini alle persone malate per il Coronavirus

Al momento anche lo sport e il calcio devono fare un passo indietro, alla luce di una situazione molto complicata. A tal proposito Iachini ha manifestato la sua solidarietà per chi sta vivendo momenti difficili, alle prese con il Coronavirus: "Da parte nostra innanzitutto c'è tanta vicinanza alle persone malate in questo momento di grande difficoltà. Tornare a giocare non è certo la notizia che adesso interessa di più però dobbiamo scendere in campo e cercheremo quindi di farlo nel migliore dei modi anche perché affronteremo una squadra ostica".

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