I tifosi della Catalogna insultano la Spagna, Gerard Piqué li zittisce

"Il rispetto non deve mai mancare". E' così che Gerard Piqué ha spiegato nelle interviste perché s'è rivolto al pubblico che insultava la Spagna con cori offensivi. Non si tratta dei tifosi del Barcellona ma della Catalogna, la nazionale che ha giocato la prima amichevole della sua storia in date ufficiali del calendario Fifa. Il match è stato disputato allo stadio Montilivi di Girona e s'è concluso con la vittoria per 2-1 (reti di Bojan Krkic e Javier Puado) sul Venezuela che pochi giorni prima aveva battuto l'Argentina di Lionel Messi. Al di là della prestazione e del risultato, a prevalere sull'aspetto sportivo è stato il contesto politico all'interno del quale s'è svolto l'evento. Non sono mancate le polemiche sia per la decisione di molti club di non permettere ai propri calciatori di partecipare all'incontro sia per la scelta della città che ha ospitato la gara (Girona, centro dove il fervore indipendentista è molto forte).

Piqué è stato in campo per 50 minuti durante i quali ha avuto un breve battibecco con il pubblico. Nulla di grave ma quando il difensore del Barcellona ha sentito che dalle tribune scandivano insulti contro la Spagna ("Que pu** es España") s'è girato verso gli spalti e ha mostrato dissenso rispetto a quando stava accadendo, chiesto di smetterla con quei cori e provato così a zittirli. Al termine della partita, durante le interviste, è stato lo stesso calciatore a spiegare perché ha preso una posizione così netta in campo.

Ho detto di smetterla perché dobbiamo predicare il buon esempio – le parole di Piqué in tv -. E' intollerabile essere irrispettosi. Il rispetto non deve mai mancare.

Piqué ha giocato 103 partite e segnato 5 gol con la maglia delle Furie Rosse, l'ultima risale a luglio 2018: sconfitta della Spagna ai calci di rigore nella sfida contro la Russia (ottavi di finale della Coppa del Mondo). Con la maglia della Roja ha conquistato un Europeo e un Mondiale.