I tifosi del Rayo contro Zozulya: “E’ un nazista”, e lui torna al Betis

Il mercato invernale ha visto due colpi naufragare nel giro di poche ore. La scorsa settimana il Saint-Etienne acquista dal Bologna Mounier, ma poche ore dopo lo rispedisce al mittente. Perché si scopre che il francese tifa per il Lione, i tifosi dei ‘verdi’ non lo vogliono e così l’esterno passa all’Atalanta. Ben più seria è la questione che riguarda Roman Zozulya, attaccante ucraino che nella tarda serata del 31 gennaio è stato ceduto dal Betis al Rayo Vallecano, ma i tifosi ‘Vallecas’ puntano i piedi e chiedono immediatamente alla società di cedere rapidamente il calciatore perché Zozulya ha simpatie naziste. Sul web spopola una vecchia foto del giocatore con indosso una maglietta che pare raffiguri un simbolo dell’estrema destra ucraina. A nulla sono valse le giustificazioni del club che, commentando l’immagine tanto criticata, in cui il giocatore ha pure un mitra in mano, ha fatto sapere: “Lo stemma di quella maglia era quello dell’Ucraina con dei versi del poeta Taras Shevchenko, studiato in tutte le scuole dell’Unione Sovietica”.

Questo comunicato non è bastato ai tifosi del Rayo, che hanno motivazioni politiche forti, che valgono più di quelle tecniche. Perché Zozulya sarebbe stato un lusso per il Rayo Vallecano, che prova a risalire nella Liga e che pensava di farlo con un nazionale che meno di due anni fa ha disputato la finale di Europa League con la Dnipro. Il direttore sportivo del Betis Miguel Torrecilla ha comunicato di aver raggiunto un accordo con il Rayo per annullare il prestito semestrale:

Ci siamo accordati per proteggere la persona e il giocatore. Zozulya tornerà a Siviglia. I dipartimenti giuridici di entrambi i club stanno continuando il processo e presto chiuderemo tutto. Zozulya? Lui è molto provato, non si aspettava che potesse accadere tutto questo. Ieri ha dedicato un testo a tutta la tifoseria del Rayo, ma sembra non sia stato recepito da determinati settori. Accoglieremo il calciatore nella nostra squadra.