I centrali difensivi sono tornati: da Bani a Vicari, 5 nuove leve per la Nazionale
“Sai che ho vinto il mondiale da quando ci sei. Sei la nazionale, del 2006”. I ‘TheGiornalisti’ lo cantano nel loro ultimo singolo citando proprio l’impresa degli azzurri in Germania quando la Nazionale di Lippi riuscì a trionfare sotto il cielo di Berlino. Da lì in poi, la selezione azzurra è andata sempre più in crisi e sono cominciati a mancare soprattutto diversi calciatori in ruoli cruciali. Come ad esempio i difensori centrali. Da Cannavaro a Nesta, passando per i vari Materazzi e Barzagli, finendo per gli attuali Chiellini e Bonucci, la tradizione di centrali della retroguardia azzurra, da sempre rispettatissima in passato, è andata sempre peggio.
E allora proprio l’attuale stagione 2017/2018 di Serie A, ci ha fatto vedere una nuova generazione di ragazzi che si sono messi in mostra in diversi club italiani. Giovani talenti che hanno mostrato grande personalità e senso della posizione in campo, rivelandosi delle vere e proprie scoperte in questo campionato. Andiamo dunque a vedere i 5 giovani difensori centrali che si sono messi maggiormente in mostra in quest’annata.
Bastoni è già pronto per l’Inter e l’azzurro
Non c’è da sorprendersi se appena visto per la prima volta in campo, all’esordio in carriera in Serie A contro la Sampdoria lo scorso anno, Alessandro Bastoni sia stato messo nel mirino dai più grandi club italiani. Inter in testa. I neroazzurri infatti non hanno perso tempo e l’estate scorsa, con un’operazione ‘stile Juve’, hanno acquistato il classe 1999 nato a Casalmaggiore, lasciandolo però ancora all’Atalanta in prestito biennale. Rientrerà dunque nel club di Suning solo il 30 giugno del 2019 quando l’Inter potrà potenzialmente contare su un difensore già pronto e formato per giocare in Serie A e soprattutto in uno stadio come ‘San Siro’ e in una piazza esigente come quella neroazzurra.
La prossima annata sarà sicuramente decisiva in questo senso vista la partenza di Caldara alla Juventus. Gasperini ha dunque già in mente di sostituirlo proprio con Bastoni che avrà quindi la possibilità di giocarsi le sue chance a Bergamo con un occhio attento in direzione Milano. Le 3 presenze attuali in stagione gli hanno permesso anche di spiccare il volo in Nazionale. Ha indossato la maglia azzurra dall’Under 15 all’Under 19 con cui ha anche realizzato 2 gol.
Che personalità questo Romagna
Una carriera cominciata nella sua regione Marche, poi al Rimini, prima di spiccare poi il volo con la Juventus che lo acquistò dalla squadra romagnola nel 2011. Poi una carriera che per Filippo Romagna è cominciata per davvero con il vivaio dei bianconeri da dove, nell’estate del 2016, è partito per dare inizio alla sua prima vera importante esperienza, ovvero la Serie B a Novara e poi successivamente a Brescia prima di consacrarsi finalmente in Serie A con la maglia del Cagliari.
Rastelli gli ha dato fiducia, Diego Lopez ha confermato la scelta dell’ex tecnico dei sardi prima di prendersi un posto da titolare nell’11 titolare cagliaritano. Classe 1997, 20 anni, dal 1 ottobre, sconfitta per 3-0 contro il Napoli, non è uscito dal campo. Che sia terzino destro o centrale, il giovane Filippo ha anche esordito in Nazionale con l’Under 21 il 1 settembre del 2017. Per tutti, è già un predestinato.
Bani è stata un’autentica sorpresa
Acquistato nell’estate del 2016 dalla Pro Vercelli per 4 milioni di euro, Mattia Bani è stato lasciato dal Chievo, società che lo ha preso dai piemontesi, un altro anno in Serie B. Le sue ottime prestazioni hanno convinto dunque la società del presidente Campadelli a portarlo in Serie A in questa stagione. Con Maran non è stato subito amore a prima vista, ma è bastato un attimo, un lampo, dal 5 gennaio del 2018, giorno della prima del nuovo anno contro l’Udinese, per convincere l’ormai ex tecnico dei clivensi che Bani dovesse prendersi quel posto da titolare al centro della difesa.
La sua sicurezza, il carisma e il carattere di questo classe 1994, hanno portato degli ottimi risultati dal punto di vista delle prestazioni, tanto da non uscire più dal campo e giocare le successive gare sempre da titolare. Ben 16 le presenze ma nessun gol realizzato e la consapevolezza che, in caso di salvezza del Chievo, si ripartirà da lui per costruire magari una squadra più giovane rispetto agli altri anni. La carriera in Nazionale non gli ha sorriso (neanche un minuto giocato) ma siamo certi che presto proprio quella maggiore potrebbe sorridergli.
La voglia del riscatto per Bonifazi
Quando ti fai le ossa in Serie C dopo aver chiuso il tuo percorso con la squadra Berretti del Siena, è più che sicuro che presto avrai degli ottimi risultati. Già, perchè ciò che è emerso fin da subito dalle prestazioni di Kevin Bonifazi, alla sua prima vera grande chance tra i professionisti in Serie B, lo scorso anno, con la Spal, con cui vinse il campionato con Semplici in panchina, è stata proprio la sua grande cattiveria agonistica che ha poi portato il Torino (proprietaria del suo cartellino), a farlo ritornare alla base, ai granata, in Serie A con cui però ha avuto la sfortuna di non aver mai convinto del tutto sia Mihajlovic prima che Mazzarri dopo.
Qualche infortunio di troppo e un assetto tattico che non gli ha permesso di adattarsi al meglio agli schemi di gioco dei due tecnici, sono state le cause delle sue poche 5 presenze in Serie A senza mai segnare. L’ultima, contro il Napoli, al ‘San Paolo’, coincisa con il clamoroso 2-2 contro i partenopei. Difensore centrale e terzino destro, classe 1996, ha tutte le carte in regola per poter aspirare, magari già dal prossimo anno, alla Nazionale maggiore.
Vicari: il gigante della Spal che vale già una fortuna
Romano di Roma, dinamismo e carattere da veterano e personalità da vendere. Francesco Vicari non ha perso tempo per prendere in mano la Spal e portarla ormai alla salvezza clamorosa in Serie A. Dopo la promozione dello scorso anno, questo ragazzo di 23 anni, classe 1994, dopo una carriera cominciata a Novara e durata dalla stagione 2012/2013 al 2016, a Ferrara ha trovato la sua vera dimensione.
Dalla Serie B da protagonista giocata con la maglia della Spal di Semplici in cui ha totalizzato 34 presenze e 1 gol, fino alla Serie A, affrontata per la prima volta in carriera con grande personalità con cui sta raggiungendo un traguardo importante con una salvezza ad inizio stagione insperata. L’esordio con la maglia azzurra dell’Under 20 nel 2015 e l’immediato salto in Under 21 nello stesso anno, confermano la grande considerazione che hanno di lui. E allora perchè non pensare che Mancini possa portarlo con sè, o almeno scritturarlo per la Nazionale che verrà? Sognare non costa nulla, l’importante è non inciampi in qualche autogol di troppo.