I casi Bonucci e Higuain, Tosel: “Rizzoli non mise nulla a referto”
L'arbitro Rizzoli non mise ha referto alcun atteggiamento particolarmente grave di Bonucci, Irrati lo ha fatto. De Laurentiis "è un personaggio non particolarmente amato". I concetti espressi dal giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, sono molto eloquenti e mettono la sordina (inutilmente, visto il clamore) sulla bufera scatenatasi dopo i fatti di Udine e la conseguente squalifica di 4 giornate inflitta a Higuain. Nel novero dei provvedimenti c'è anche il turno di stop a Sarri, Mertens e Koulibaly. ‘Due pesi e due misure' è il sentore comune ai tifosi partenopei e a quella parte d'Italia calcistica che si scalda a sentire nominare la ‘vecchia signora' associata alla parola arbitri. Una miscela esplosiva.
Gianni Simioli di Radio Marte, contattato Tosel, ha fatto sì che il giudice spiegasse la differenza tra i due episodi, il ‘testa a testa' di Bonucci (che Rizzoli ha smentito) e le mani poggiate da Higuain sul petto di Irrati. "La mia decisione si basa sugli atti pubblici ufficiali che sono i referti – ha ammesso Tosel -. Se l'arbitro avesse scritto pressione con le mani, si finiva nella violenza e quindi la squalifica sarebbe arrivata anche a 8 giornate. Higuain non ha esercitato pressione, ragion per cui il suo atteggiamento non è stato violento ma solo irriguardoso".
Tema caldo: e quello di Bonucci non fu un atteggiamento irriguardoso? Tra foto e messaggi postati sui Social Network, il Web ha espresso profondo dissenso per la mancata sanzione nei confronti del difensore della Juventus. Al riguardo la spiegazione di Tosel è chiarissima, nel referto nulla era indicato: "L'arbitro non ha riferito nulla. Un episodio c'era nel referto e un altro no". Ultima riflessione, su Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli. "E' un personaggio non particolarmente amato. Questo è scontato. Con Agnelli c'è più simpatia? Il suo modo è diverso, ma non sposta nulla".