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I 60 anni di Ancelotti, con la fionda: “E’ ben tirata e pronta a colpire, Napoli vincerà”

Oggi il tecnico del Napoli compie 60 anni ed è stato omaggiato dagli auguri del presidente e del suo club. Pronto a rilanciare la sfida ad una Juventus che è sempre più vicina: “Siamo cresciuti, abbiamo fatto prove e stiamo migliorando. Ora è il momento di vincere. Sarri alla Juve? Il tempo aggiusterà tutto”
A cura di Alessio Pediglieri
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Tre volte ventenne. Così  Aurelio De Laurentiis ha voluto festeggiare via social network il proprio allenatore che oggi compie 60 anni. Un augurio che è seguito a quelli ufficiali, espressi dalla società partenopea e dei migliaia di tifosi che si sono accodati verso il tecnico che è sempre più visto come il miglior acquisto sul mercato per colmare il gap con la Juventus.

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Anche lo stesso Carlo Ancelotti, nelle sue ultime dichiarazioni, ha rilanciato in alto la sfida contro i bianconeri incontrastati padroni del campionato da otto anni a questa parte. Dopo un anno di ‘apprendistato' sotto il Vesuvio, Napoli si appresta a costruire la sua stagione più importante, quella in cui dovrà arrivare un titolo, possibilmente a discapito dei rivali bianconeri.

La sfida totale di Carletto

Carlo Ancelotti al momento è in vacanza, in Canada, ma non smette di pensare al Napoli e di come recuperare sulla Juventus. Questa è la sua missione, questa la richiesta del popolo partenopeo. E il tecnico è pronto a fare di tutto dopo 12 mesi trascorsi a riprendere confidenza con le dinamiche della Serie A e con la piazza di Napoli

Le prove in difesa

Per Ancelotti è stato tempo di prove e verifiche, soprattutto in difesa come conferma al Corriere dello Sport:"Quest’anno abbiamo fatto cose nuove, penso alla costruzione da dietro con tre o con due centrali: i movimenti sono cambiati, ma non perché sia mancata la disponibilità dei calciatori. Non bisogna trascurare il fatto che ha pesato molto la lunga assenza di Albiol"

Quest’anno sono pronto con la fionda, è tirata e pronta a colpire

Le idee, gli schemi, il gioco

Poi le scelte tattiche tra l'eredità di Sarri e le nuove opzioni di una rosa che sta piano piano cambiando senza rivoluzioni rumorose. Ancelotti si è preso il tempo necessario per far metabolizzare il proprio credo di calcio: "A volte abbiamo fatto il 3-1-5-1, altre il 2-3-4-1. Con il 4-3-3 hai poca densità offensiva centralmente. Il 4-4-2 è un sistema che permette di coprire molto meglio il campo, migliora in prevalenza l’aspetto difensivo"

Napoli, club di livello europeo

Un'occasione anche per parlare di quanto Napoli stia crescendo in un progetto serio, senza dimenticare i maestri del passato, tra ex compagni e allenatori: "Qui non è come a Monaco dove mancava il filtro. Tra me e la società c'è Giuntoli o Pompilio, mai un filo diretto che alla lunga può rompersi. Giuntoli è onnipresente ed è preparatissimo, a prova di quiz, sa tutto di tutti. Non ho mai dimenticato gli insegnamenti di Liedholm o di Sacchi, il migliore".

Sarri alla Juve, professionalità davanti a tutto

Poi, l'ovvio argomento del giorno: Sarri alla Juventus. Per Ancelotti non una sorpresa, in un calcio fatto da professionisti come lo è l'ex allenatore del Napoli: "Il legame tra Sarri e i napoletani è stato molto forte, così come la sua adesione al progetto e alla napoletanità. Può dispiacere, è comprensibile che qualcuno viva male le voci di un suo approdo alla Juve. Ma Sarri è un professionista e a volte il mestiere ti porta a fare scelte che disorientano. Il tempo aggiusterà  tutto"

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