I 5 marcatori più forti della serie A fra le mura amiche
Il ruolo dell’attaccante è di sicuro fra quelli più delicati, insieme forse a quello del portiere, nel quale qualche errore sotto porta o uno svarione offensivo ti possono condannare, in maniera anche troppo superficiale e senza appello, a bidone assoluto. Eppure, questa specifica posizione in campo restituisce più tipi di calciatori: la punta centrale, la seconda punta, il trequartista, l’esterno offensivo estroso e altri.
Inoltre, a questi compiti tattici, si aggiungono delle etichette sorte successivamente per via dell’atteggiamento e dei risultati ottenuti sul rettangolo di gioco. Fra questi, non può mancare, il marcatore spietato in casa, quel goleador che, fra le mura amiche, si esalta stendendo gli avversari a suon di ottime prestazioni e reti. Vediamo quindi, i top 5 cannonieri casalinghi della nostra Serie A.
Icardi e il vizio di far esplodere il Meazza
Il capitano nerazzurro è uno di quei calciatori che, specie in casa a San Siro, fanno valere tutta la loro forza, la fisicità, la ferocia e l’avidità sotto porta. L’argentino, infatti, oltre ad aver realizzato quasi la metà delle segnature dell’intera squadra (12 su 25), è riuscito ad accrescere il suo bottino personale soprattutto a Milano con 8 delle 12 reti messe a referto (66,7% sul totale) davanti ai suoi tifosi. “Vittime” eccellenti dei suoi colpi poi, son state, nell’ordine: Palermo (1), Juventus (1), Torino (2), Crotone (2) e Fiorentina (2). Uno score casalingo invidiabile che lo rende, almeno al momento, il cannoniere casalingo più forte della Serie A.
Dzeko torna diamante e conquista l’Olimpico
Ex aequo con l’attaccante argentino dell’Inter troviamo il diamante bosniaco (così viene soprannominato in patria) Edin Dzeko. Il numero 9 giallorosso, infatti, così come Icardi ha realizzato ben 8 gol all’Olimpico trasformandosi, nella migliore delle metamorfosi, da croce in delizia per Spalletti ed i supporters capitolini. Dopo la crisi di fiducia e segnature della passata stagione, con errori grossolani davanti alla porta, l’ex Man City è ricomparso nei panni di quell’implacabile goleador che tanto aveva fatto bene in Germania e in Inghilterra (157 complessive) con 12 gol in 17 gare di Serie A e, soprattutto, con un grande contributo offensivo in casa (66,7% sul totale).
Belotti, il 58% delle sue reti arrivano in casa
Una delle piacevoli sorprese della nostra Serie A, per il Torino ma anche in chiave nazionale, è di sicuro Belotti. Il “gallo” dall’inizio di questo 2016 ha scalato le marce alte crescendo giorno per giorno (24 segnature da gennaio) in fiducia e consapevolezza dei propri mezzi firmando gol su gol. Una valanga di realizzazioni che, specie in questo avvio di stagione, lo stanno portando a lottare per l’ambitissimo trofeo di cannoniere della massima serie calcistica nazionale. Un traguardo raggiungibile soprattutto se, il ruolino di marcia in casa (7 gol sui 12 realizzati) dovesse, come i tifosi del Toro sperano, proseguire.
L’esterno fra i bomber: Momo Salah quarto
Ai piedi del podio un calciatore che, a conti fatti, non ha molto in comune con gli attaccanti che lo precedono: Momo Salah. L’egiziano, infatti, non è una prima punta, un “panzer” se vogliamo, né per caratteristiche tecniche né per qualità morfologiche ma “solo” un esterno offensivo rapido, scattante, fulmineo. Grazie a queste sue inestimabili doti però, il folletto giallorosso è andato in rete in 8 occasioni (formando una delle migliori coppie del torneo con Dzeko), 7 delle quali contro Udinese (1), Samp (1), Crotone (1), Palermo (1), Bologna (3), all’Olimpico di Roma (87,5% sul totale) con, invece, solo 1 marcatura fuori dalle mura amiche.
Higuain quinto con 6 realizzazioni allo Stadium
A chiudere la top 5 dei cannonieri casalinghi della Serie A, mister 90 milioni di euro Gonzalo Higuain. L’argentino un po’ come le sue qualità, distribuite in maniera equilibrata in quasi ogni fondamentale, è stato “salomonico” pure nella ripartizione delle marcature realizzate con 6 reti in casa (contro Fiorentina, Sassuolo, Cagliari, Napoli e Roma) e 4 in trasferta. Certo, il rendimento dello scorso anno al San Paolo è distante anni luce (22 gol a Fuorigrotta) ma, con ancora 11 gare allo Stadium e le straordinarie doti del “Pipita” tutto può ancora succedere.