I 10 ‘pacchi’ più dolorosi presi all’asta del fantacalcio
Sbagliare una chiamata all'asta del fantacalcio è tanto più doloroso quanto alto e convinto è stato l'investimento. E dopo 12 giornate, rammarichi e grossi dispiaceri non mancano all'appello. Anzi ce n'è per tutti i gusti e in ogni reparto. A cominciare dalla porta, dove in molti si saranno scottati con la chiamata di Sportiello: sempre tra i migliori in serie A da quando ha preso il posto di Consigli all'Atalanta, efficace contro i tiratori dal dischetto (tre rigori parati lo scorso anno), eppure il feeling con Gasperini non è mai scoccato. Al contrario, il tecnico ha fatto il diavolo a quattro per farsi portare un'alternativa in chiusura di mercato (Berisha), che non ha esitato a promuovere subito titolare.

Difesa tra infortuni e sopravvalutati
Meno problemi hanno destato, invece, i casi Padelli e Mirante: il torinese era da tempo in odore di detronizzazione, mentre l'infortunio del bolognese è arrivato a mercato aperto consentendo quanto meno ai fantallenatori di premunirsi con la sua riserva, Da Costa, che sta facendo peraltro una super stagione. In difesa la scena è dominata da infortuni e giocatori sopravvalutati. Ne sa qualcosa la Roma che ha dovuto subito salutare Mario Rui, più di recente ha patito il ko di Florenzi e si è trovata a fare i conti con un Bruno Peres poco idoneo al calcio di Spalletti e un Vermaelen desaparecido, nonostante le garanzie di ritorno ad alti livelli fornite in occasione dell'ultimo Europeo. Niente infortuni ma prestazioni decisamente sotto la norma per Gonzalo Rodriguez, top di gamma del reparto che fin qui non ha regalato soddisfazioni neanche dal dischetto.
Dagli ‘orfani' di Paloschi a Saponara "Chi l'ha visto?"
Spostandoci a centrocampo, l'empolese Saponara ha battuto un colpo solo prima della sosta, quando ormai sembravano maturi i tempi per far intervenire "Chi l'ha visto". All'Inter c'è un intero reparto in cerca d'autore (e della posizione giusta) tra Banega, Brozovic e Kondogbia, con i primi due che quest'estate sembravano gli uomini giusti per rilanciare la manovra nerazzurra. Chiusura con l'attacco, dove sono in molti gli orfani di Paloschi, irriconoscibile all'Atalanta e finito dietro Petagna e Pinilla nelle gerarchie di Gasp. Al Napoli il ballottaggio Milik-Gabbiadini lo ha vinto Mertens, causa infortunio del primo e prestazioni mediocri del secondo. E gli aficionados di Gilardino avranno guardato con favore al ritorno al gol dell'Empoli, sebbene a riscattarsi sia stato Maccarone e non l'abile suonatore di violino ancora a secco. Coraggio, adesso si riparte e le occasioni di riscatto non mancheranno.