I 10 gol più belli delle finali di Champions League
La finale di Champions League è, in alcuni casi, il punto più alto della carriera di ogni calciatore. Ci sono giocatori che hanno la fortuna di essere parte della storia di questa competizione più di una mentre altri devono sfruttare l'occasione della vita per lasciare il segno. Alle 20.45 di questa sera Barcellona e Juventus all'Olympiastadion di Berlino daranno vita all'edizione numero 60 dell'atto conclusivo della manifestazione calcistica più importante del Vecchio Continente. Sono state tante le gare e i protagonisti che hanno segnato queste super sfide e anche questa sera sarà così: Messi contro Tevez, Neymar contro Morata, Iniesta contro Pogba e Pirlo contro Xavi. Lo spettacolo è assicurato ma la speranza è che si possano vedere delle belle giocate e deliziose realizzazioni com'è capitato in molte occasioni. Abbiamo scelto per voi, in ordine rigorosamente non cronologico, i 10 gol più belli delle finali di Champions League.
1. Zinedine Zidane: Real Madrid-Bayer Leverkusen 2-1 (Glasgow, 15 maggio 2002)
Zizou era già entrato nella storia del calcio mondiale con la doppietta nella finale dei Mondiali di Francia '98 e con la vittoria del Pallone d'Oro ma non gli bastava. Giocatori come Zidane vogliono essere decisivi sempre e quella sera a Glasgow, con un sinistro al volo di una bellezza accecante, il francese portò il Real per la nona volta sul tetto d'Europa. Uno dei gol più belli di sempre.
2. Ulrich Hoeneß: Bayern Monaco-Ateltico Madrid 4-0 (Bruxelles, 17 maggio 1974)
Per la prima e unica volta nella storia della Coppa Campioni/Champions League il trofeo venne assegnato con uno spareggio. Dopo il pareggio nella prima gara, Bayern Monaco e Atletico Madrid si sfidarono a distanza di due giorni e i bavaresi riuscirono a portare la Coppa in Germania per la prima volta. Le doppiette di Hoeneß e Muller misero al tappero la squadra di Lorenzo e la rete del 4 a 0 è un mix di classe e velocità. Uno degli ultimi assalti dei biancorossi di Madrid viene sventato dai tedeschi con un rilancio alla cieca ma Hoeneß andò a riprendersi quel pallone e con due dribbling ubriacanti mise a sedere l'ultimo uomo della difesa spagnola e il portiere. Apoteosi Bayern!
3. George Best: Manchester United-Benfica 4-1 (Wembley, 29 maggio 1968)
La prima Coppa dei Campioni del Manchester United arrivò nel segno di George Best. I Red Devils giocarono una gran gara contro il Benfica di Eusebio ma ci vollero i tempi supplementari ai ragazzi di Sir Matt Busby per avere ragione dei lusitani. Al minuto numero 97 George Best tagliò a fette la difesa portoghese con una serpentina delle sue e portò in vantaggio lo United. A fine anno Best venne giudicato il miglior giocatore d’Europa e si aggiudicò il Pallone d’oro.
4. Dejan Savicevic: Milan-Barcellona 4-0 (Atene, 18 maggio 1994)
Il Dream Team di Johan Cruijff era super favorito. Nessuno pensava che i rossoneri sarebbero riusciti nell'impresa e, invece, Fabio Capello e i suoi ragazzi giocarono una gradissima partita. Dejan Savicevic fu il vero mattatore allo stadio Olimpico di Atene. Il Genio e Massaro fecero vedere i sorci verdi a Koeman e Nadal e il fantasista di Titograd si inventò un gol a pallonetto memorabile che il povero Zubizarreta non riuscì in nessun modo a fermare. Estro puro.
5. Rabah Madjer: Porto-Bayern Monaco 2-1 (Vienna, 27 maggio 1987)
Correva l'anno 1987 e a Vienna si disputava la finale di Coppa dei Campioni. A contendersela c'erano il Bayern Monaco, favorito, e il Porto. La rete iniziale di Ludwig Kögl lasciava pensare ad una gara già scritta ma al minuto 77 Rabah Madjer siglò il pari con un colpo di tacco ancora oggi ricordato da molti. Quando a qualcuno vien fuori un colpo di tacco ben fatto salta subito fuori il nome del marocchino che venne soprannominato “Tacco di Allah”.
6. Lionel Messi: Barcellona-Manchester United 2-0 (Roma, 27 maggio 2009)
All'Olimpico di Roma si affrontavano le due squadre più forti e più complete d'Europa. Dopo il gol di Samuel Eto'o nel primo tempo, il Manchester di Ferguson cercò in tutti i modi il pari ma al 70′ Lionel Messi raccolse un cross dalla destra di Xavi e con un preciso colpo di testa depositò il gol della vittoria alle spalle di Van der Sar. La scelta è ricaduta su questa rete poiche è un modo inusuale per la Pulce di battere i portieri avversari. Era la seconda di tre finali continentali in 5 anni per i catalani.
7. Arie Haan: Ajax-Panathinaikos 2-0 (Londra, 2 giugno 1971)
Chi conosce già questa rete con molta probabilità si starà chiedendo il perchè di questa scelta. È vero, si tratta di una conclusione sporca, senza pretese, che il portiere greco non trattenne ma quello che accadde prima del tiro di Haan è pura poesia. Un minuto di possesso senza far mai vedere la palla all'avversario. Avete presente quando vi dicono che il tiki taka e tutto il resto li ha portati Cruijff a Barcellona? Beh, questo è solo un assaggio!
8. Diego Milito: Inter-Bayern Monaco 2-0 (Madrid, 22 maggio 2010)
La straordinaria stagione 2009/2010 dell'Inter si chiuse nella bellissima notte di Madrid quando, come disse Marianella durante la telecronaca, "il Principe diventa Re". La squadra nerazzurra si riprese la scettro d'Europa dopo 45 anni e lo fece sconfiggendo tutte le più grandi d'Europa, una dopo l'altra. Il secondo gol di Milito fu una di quelle giocate che fanno parte del bagaglio dell'attaccante argentino. Tutti i difensori conoscevano quel dribbling stretto che ti taglia fuori senza pietà ma puntualmente ci cascavano senza potersi opporre. Quella sera toccò a Van Buyten. L'Inter entrò nel ristretto circolo di squadre che avevano vinto tre trofei (campionato, coppa nazionale e Champions League) nella stessa stagione: Celtic Glasgow, Ajax, PSV Eindhoven, Manchester United e Barcellona. Successivamente l'impresa riuscì anche al Bayern Monaco.
9. Kenny Dalglish: Liverpool-Bruges 1-0 ( Londra, 10 maggio 1978)
Il Liverpool di Paisley inseguiva il bis nel massimo torneo continentale e in finale si trovò di fronte il Bruges. Fu un partita contratta fino al minuto 19 della ripresa quando Souness confezionò un perfetto assist che coglieva impreparata la difesa belga: la palla finì a Dalglish sul versante destro dell'area di rigore che con un delicato colpo sotto battè il portiere fiammingo Jensen. Kenny Dalglish era un'ala destra completa con tecnica sopraffina, grande velocità di base, fantasia e fiuto del gol. Fu accolto in maniera abbastanza fredda perché chiamato a sostituire Kevin Keegan, idolo incontrastato della Kop, ma Kenny Dalglish ha impiegato pochissimo a entrare nei cuori dei tifosi del Liverpool e restò ad Anfield Road per dodici anni, gli ultimi tre dei quali spesi nella duplice veste di allenatore-giocatore.
10. Lars Ricken: Borussia Dortmund-Juventus 3-1 (Monaco, 28 maggio 1997)
Sostituzione per il Dortmund al minuto 70: entra Lars Ricken e esce Stephane Chapuisat. La finale era in bilico e la Juve stava mettendo sotto la squadra di Hitzfeld dopo la rete di Del Piero. Al 71′ Lars Ricken raccoglie un bellissimo filtrante di Andreas Moller e da 30 metri fa secco Peruzzi. Come si può diventare eroi in un minuto? Chiedere a Lars Ricken.