Hugo, Musacchio e non solo. I nuovi difensori della Serie A leader nei duelli aerei
Il calciomercato della nostra Serie A prende forma. Molte società italiane si stanno muovendo in modo concreto su diversi fronti. Oltre ai colpi del Milan e al rinnovamento delle matricole, che stanno cercando di mettersi al pari delle altre compagini per affrontare al meglio la massima categoria, molti allenatori sono a caccia del difensore centrale. Un leader della retroguardia capace di dare sicurezza al reparto e alla squadra.
Ad oggi, in Italia, sono sbarcati ben quattro nuovi centrali che saranno all’esordio nel nostro campionato. Solo uno di loro invece, ha deciso di rilanciarsi in una nuova piazza dopo diverse stagioni trascorse fra panchina e tribuna. Scopriamo insieme chi sono e soprattutto chi vincerà la classifica dei duelli aerei vinti, con i numeri comparati dell’ultimo campionato giocato.
Hector Moreno re dell’anticipo
La partenza di Rudiger e quella quasi sfiorata di Manolas, ha fatto suonare un campanello d’allarme nella Roma, timorosa di dover affrontare il nuovo campionato con una difesa non all’altezza. Ma già prima della cessione del tedesco al Chelsea di Conte, ecco che Monchi si è voluto cautelare con il colpo Hector Moreno.
Il centrale messicano, che abbiamo potuto ammirare anche nell’ultima Confederations Cup, oltre alla sue fisicità, nell’ultimo campionato giocato nel Psv, in Eredivisie, ha messo a segno delle prestazioni a dir poco di alto livello che hanno fin da subito convinto l’ex ds del Siviglia a portarlo in giallorosso. Oltre ad aver realizzato sette gol, il messicano su 105 duelli aerei, ne ha vinti ben 65, perdendone solo 40. Un calciatore sicuro e con una grande capacità di anticipo. 183 cm per 80 kg pronti a difendere la porta della Roma.
La bandiera del Villarreal al Milan
Un tira e molla pazzesco cominciato già dalla scorsa stagione. Ma oltre alla bellissima Irene Gonzalez Toloso, sexy dottoressa, e sua compagna da tempo, il Milan, con Mateo Musacchio, può davvero dormire sogni tranquilli. Già in Argentina era considerato un baby prodigio nel suo ruolo, uno tra i migliori. Per questo motivo, il Villarreal nel 2009 lo acquistò facendolo diventare una sorta di bandiera del club.
Un calciatore dotato di una buona velocità di movimenti e d’esecuzione, che ha messo in mostra, già nell’ultima stagione in Liga, la sue doti difensive abbinate alla grande sicurezza mostrata in tutti questi anni al “sottomarino giallo”. Un calciatore che usa al meglio il proprio fisico nei contrasti con gli avversari. Rispetto ad Hector Moreno, l’argentino ha totalizzato 74 duelli aerei, vincendone solo 34. Persi invece solo 40. Musacchio con la maglia del Villarreal ha collezionato oltre 200 presenze, tra la Liga e le Coppe.
Lyanco il “Toro” giusto
Lyanco Evangelista Silveira Neves Vojnovic, in arte semplicemente Lyanko, difensore serbo-brasiliano del San Paolo, è stato il colpo a sorpresa per la difesa del Torino. Lyanko è un difensore moderno, terzino destro naturale, riesce ad adattarsi benissimo al centro. Bravo ad impostare il gioco e quasi insuperabile nel gioco aereo. Ha tempismo negli interventi e nei recuperi, sa coprire la profondità e ha un fisico possente, utile per affrontare la Serie A.
Lancio lungo alla Bonucci con ottime capacità nel dribbling e nell’uno contro uno quando gioca da terzino. Bravo come interno destro di difesa in una retroguardia a quattro anche se può benissimo giocare come laterale sinistro. Il Torino per lui ha superato la concorrenza di Atletico Madrid, Wolfsburg e Juventus. Ad inizio 2016, Lyanco annunciò sul suo profilo ufficiale di Twitter la scelta di rappresentare la Serbia a livello internazionale giovanile prima di cambiare idea in seguito per indossare la maglia del Brasile al Campionato sudamericano di calcio Under-20 2017.
Non chiamatelo Gonzalo
No, non consideriamo Vitor Hugo come il sostituto naturale di Gonzalo Rodriguez. Dopo la partenza dell’argentino infatti, amatissimo dal pubblico viola, Corvino ha deciso di rimpiazzarlo con il brasiliano. Preso dal Palmeiras, il centrale è molto fisico e spesso molto concentrato, doti che hanno colpito sin da subito il ds toscano e i suoi osservatori. 187 centimetri di esperienza, ha sempre giocato in Brasile fra le prime tre divisioni, ed è stato convocato dalla Seleçao nel gennaio di quest’anno.
Per lui sono state 150 le partite, la maggior parte in Serie B, condite da 15 gol, 1 assist, 28 cartellini gialli e 2 rossi. Non eccelle infatti, nell’impostazione del gioco, forse la dote più nota dell’ormai ex capitano viola, che Vitor rimpiazzerà forte del suo ottimo senso del tempo e marcatura. Sempre in prima fila nei duelli aerei. Circa 270 quelli totali, di cui 177 quelli vinti e 93 persi. Un calciatore che sa adattarsi benissimo anche in una retroguardia a tre. Sarà sempre lui ad affiancare invece, eventualmente, Astori in una difesa a quattro.
Il riscatto di Andreolli e il "nuovo Vidic"
Per lui, quella appena trascorsa, non è stata proprio una stagione da ricordare. Soltanto 6 presenze con la maglia dell’Inter e quasi tutte a fine stagione. Solo un gol realizzato e pochi minuti messi insieme. Ma l’acquisto del difensore Marco Andreolli a parametro-zero dopo la scadenza del suo contratto con i nerazzurri, rappresenta un colpo molto importante per il nuovo campionato del Cagliari.
La società sarda, dopo la conclusione della trattativa, si è detta estremamente soddisfatta del colpo di mercato sottolineando le grandissime qualità tecniche, ma anche umane, del giocatore classe 1986. Con il suo arrivo il Cagliari innalza il tasso d’esperienza del reparto arretrato tappando al meglio il buco lasciato qualche settimana fa con la cessione del portoghese Bruno Alves ai Rangers Glasgow. Per lui, in queste poche apparizioni con la maglia dell’Inter, sono stati 10 i duelli aerei, di cui 7 vinti e solo 3 persi. Un calciatore che avrà quindi voglia di riscattarsi al meglio per mettersi di nuovo in gioco in Serie A.
In questa speciale classifica però, non possiamo dimenticarci di Nickola Milenkovic, difensore serbo di appena 19 anni, paragonato a Vidic. La Fiorentina per lui ha speso 5 milioni di euro, versati nelle casse del Partizan Belgrado. Fortissimo nel gioco aereo ( e abile in fase di anticipo, Milenkovic compensa con una fisicità fuori dal comune con quelle che al momento potrebbero essere le naturali carenze in fatto di esperienza. Viene schierato generalmente in una difesa a quattro.