Hugo e il numero 31 che richiama il 13, i tifosi: “E’ come se avesse segnato Davide”
Hugo fa gol e fa esplodere il Franchi. E' il 25° minuto, poco prima (al 13°) le squadre s'erano fermate per il ricordo di Astori morto domenica scorsa. Una settimana fa, a quest'ora, i Viola erano nell'albergo di Udine dove il compagno, l'amico, il calciatore, la loro guida era stata trovata morta nella stanza numero 118 dove dormiva da solo. Hugo fa gol, porta i gigliati in vantaggio contro il Benevento ma la sua esultanza è speciale: dalla panchina si alzano e gli mostrano la t-shirt che reca il volto di ‘Davide', lui si avvicina e si piazza sull'attenti poi fa il saluto militare. Come a dire: ai tuoi ordini, sempre capitano, questo è per te.
Hugo fa gol, il primo in Serie A da quando indossa la maglia della Fiorentina. E' un difensore centrale, proprio come ‘Asto'. Assieme – in occasione della gara col Chievo – si piazzarono davanti a Sportiello. L'uno a guardare le spalle dell'altro. Mai aveva segnato finora, lo ha fatto oggi e quella sua rete non è passata inosservata. Il brasiliano ha la casacca numero 31. Come gli anni del capitano deceduto perché il suo cuore s'è spento lentamente nella notte fino a smettere di pulsare. Come il suo numero capovolto. "E' come se avesse segnato Davide", mormorano allo stadio con gli occhi pieni di lacrime. E il tam tam fa il giro della Rete.
La coreografia da brividi da parte della Curva Fiesole aggiunge colore a una giornata greve di commozione e di tenera tristezza. Ritratti a carboncino sfumati di viola e dei colori che illuminano tutto lo stadio ‘Franchi'. Gremito in ogni ordine di posti. Con tante bandierina bianche, rosse e viola a formare una gigantesca scritta ‘Davide 13'. Un grande striscione bianco al centro del campo con una riproduzione della maglia numero 13 di Davide Astori e la scritta "Capitano per sempre" fa il paio con quello che appare in Curva: "Ci sono uomini che non muoiono mai … Ci sono storie che verranno tramandate in eterno … Buon viaggio capitano".