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Hotel Rigopiano, Oddo: “Vicino alle famiglie. Non ha senso giocare”

Il tecnico del Pescara commosso in conferenza stampa, parla degli eventi di cronaca delle ultime ore: “Non più di due mesi fa siamo stati lì per fare una seduta atletica”.
A cura di Maurizio De Santis
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Fermare tutto e non giocare. Massimo Oddo non può fare a meno di parlare di quanto accaduto in queste ultime ore. I fatti di cronaca, tremendi, hanno preso il sopravvento su tutto: il terremoto che sembra spaccare in due l'Italia propagandosi tra l'Abruzzo e le Marche, la neve e il gelo, la valanga che ha spazzato via l'albergo di Rigopiano di Farindola (in provincia di Pescara). Emozioni forti, eventi che lasciano senza fiato e scuotono fin dentro l'anima ricordando come la vita sia il bene più prezioso.

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Le immagini dei soccorsi e dei superstiti fanno il paio con l'ansia e la speranza che da quelle macerie ancora qualcuno possa essere tratto in salvo. Come si fa a ignorare tutto questo? Come si fa a scendere in campo come se nulla fosse accaduto? Possibile che il calcio – salvo messaggi di cordoglio e pochissime azioni concrete – debba guardare avanti e nessuno abbia il coraggio di dire basta? The show must go one, lo spettacolo deve continuare: il tecnico del Pescara parte da questa considerazione, più importante di ogni cosa, anche della necessità della sua squadra di far punti per la salvezza.

All'Adriatico arriva il Sassuolo, una gara che – alla luce delle recenti scosse e del maltempo – è sembrata addirittura a rischio. In B il match dell'Ascoli è stato rinviato per le condizioni impraticabili del campo e questioni di sicurezza, a Pescara si può giocare. "Siamo rimasti molto colpiti da quello che sta succedendo – ha ammesso Oddo in conferenza stampa, alla vigilia della gara di campionato -. Il fatto che ci siano sopravvissuti è una cosa bella, e noi non più di due mesi fa siamo stati lì per fare una seduta atletica. Siamo vicini a tutte le famiglie. Non so se ha senso domani giocare, ma ci sono tanti eventi negativi e, purtroppo, non si può fermare tutto". 

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