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Higuita: gol, guai e la ‘Mossa dello Scorpione’

Che fine hanno fatto…René Higuita è stato un calciatore popolarissimo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. La sua carriera è stata lunga, piena di gol segnati e di rigori parati. Dopo l’addio al calcio ha preso parte a un reality; adesso allena i portieri dell’Al Nassr.
A cura di Alessio Morra
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Non bisogna vincere i Mondiali o la Champions League per avere un’incredibile popolarità globale. René Higuita per un lunghissimo periodo è stato uno dei portieri più noti del mondo. Con la Colombia ha disputato un solo Mondiale, per molti versi indimenticabile. Con l’Atletico Nacional ha vissuto un’annata da sogno, poi però nella lunga parte successiva della sua carriera ha combinato molto poco. Ma un portiere goleador e soprattutto un portiere che para con la ‘Mossa dello Scorpione’ si prende a prescindere il palcoscenico. Dopo aver lasciato il calcio René ha preso parte a un reality e ha cambiato i suoi connotati ‘aggiustandosi’ con tante operazioni chirurgiche. Adesso allena i portieri di una delle principali squadre degli Emirati.

Libertadores – René arriva nel grande calcio solo a vent’anni, dopo aver esordito con i Milionarios (la mitica squadra di Di Stefano) passa all’Atletico Nacional di Medellin che con Maturana in panchina diventa la squadra più forte di tutto il SudAmerica. Higuita e compagni vincono la Coppa Libertadores nell’89 e rendono la vita complicatissima al Milan di Sacchi nella finale dell’Intercontinentale che si decide nei tempi supplementari. Quando il ciclo Maturana si chiude il portiere goleador arriva in Europa, ma con il Valladolid fallisce. Torna con l’Atletico Nacional, ma la sua stella già non brilla più come un tempo. Il suo appeal però è sempre forte e nella seconda parte della sua carriera veste le maglie di otto squadre diverse.

I gol e la mossa scorpione – Il suo marchio di fabbrica era la “Mossa dello Scorpione”. René lasciava andare il pallone fin dietro la sua testa e lo colpiva in tuffo con le suole delle scarpe. Lo spettacolo era realmente assicurato. Higuita è passato alla storia anche per essere un portiere goleador. Con la nazionale della Colombia ha messo a segno tre reti (contro Finlandia, Perù e Venezuela), mentre con i club di reti ne ha siglate più di quaranta.

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Italia ’90 – I gol segnati, oltre a quelli evitati, e la ‘Mossa dello Scorpione’ lo resero naturalmente popolarissimo. Così quando la Colombia si qualificò per i Mondiali del ’90 la stella della squadra, con Valderrama, era lui. Nella fase a gironi i ‘Cafeteros’ riuscirono a battere gli Emirati, pareggiarono con la Jugoslavia (Higuita parò un rigore) e con la Germania, poi Campione del Mondo. Negli ottavi però Higuita condannò la sua squadra alla sconfitta. Al San Paolo, negli ottavi, la Colombia gioca contro il Camerun. Il portiere sudamericano giunge palla al piede fino a metà campo, Roger Milla gli ruba la palla e segna a porta vuota. Il Camerun vince 2-1.

Guai – Higuita a Napoli fu consolato dai compagni di squadra e probabilmente pensò che si sarebbe riscattato disputando un altro Mondiale, ma quello italiano fu il suo unico Campionato del mondo. Perché nel 1993 René fa da intermediario nel rapimento della figlia di uno dei boss della droga colombiano. Higuita senza avvertire la polizia fa da tramite tra i rapitori e la famiglia della ragazza, e intascò pure 64 mila dollari. Quando la polizia scoprì tutto decide di arrestarlo, i giudici lo mandano in galera per sette mesi. Bye Bye a Usa ’94.

Reality, liposuzione, Al Nassr – Mentre era ancora in attività, nel 2005, Higuita decide di partecipare a un reality “La isla de los famosos: Una avventura pirata”, una sorta di ‘Survivor’. Due anni più tardi Higuita cambia pelle, letteralmente. Il portiere in una clinica si sottopone alla liposuzione, modifica il suo mento, i suoi denti e naturalmente pure il suo look. Dopo aver allenato i portieri del Valladolid, nel 2011 si trasferisce negli Emirati dove il suo maestro Maturana lo vuole all’Al Nassr come allenatore dei portieri, ruolo che tutt’ora ricopre.

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