Higuain segna, Rafael para, Benitez esulta: la Supercoppa è del Napoli
Intensa, combattuta e, per lunghi tratti, spettacolare. La Supercoppa italiana, la settima giocata lontano dal nostro paese (dopo Cina, Stati Uniti e Libia), va in archivio con il successo del Napoli di Rafa Benitez. Ci sono voluti i calci di rigore per consegnare il trofeo ai partenopei: una battaglia vinta dagli azzurri grazie ai colpi di Higuain e alla parata decisiva di Rafael. Serata da ricordare per De Laurentiis e per i tifosi di Doha, meno per i tifosi bianconeri. Meno scintillante del solito, la Juventus ha sofferto un buon Napoli che, come da copione, ha messo in mostra il meglio di sé dalla trequarti in avanti. Dopo i due precedenti (nel 1990 vinse il Napoli 5-1, nel 2012 sorrise la vecchia signora, dopo i tempi supplementari), il Qatar ha ospitato il terzo confronto tra le due superpotenze italiane, premiando alla fine il club partenopeo che, con questo successo, chiude al meglio il 2014. Allegri torna a casa a mani vuote, Benitez invece centra il traguardo della sua decima coppa in carriera.
Tevez scarta il regalo – Ci sono voluti soltanto cinque minuti di gioco, per spezzare l'assurdo silenzio ovattato dello stadio di Doha. A regalare la prima emozione, ci hanno pensato Albiol e Koulibaly: protagonisti dell'incredibile errore che ha spalancato la strada a Carlitos Tevez, per il gol del vantaggio bianconero. Il gol dell'Apache, come al solito implacabile in area di rigore, ha dato il via ad un primo tempo equilibrato, combattuto e con azioni pericolose su entrambi i fronti offensivi. Dopo il vantaggio dei campioni d'Italia, il Napoli ha avuto una buona reazione sfiorando il pareggio in un paio di occasioni con Hamsik e cogliendo il palo con lo stesso "Marechiaro": il migliore nel Napoli, nella prima frazione di gioco. Il vantaggio immediato, ha dato la possibilità alla Juventus di giocare di "rimessa". La squadra di Allegri ha fatto sfogare l'avversario, spaventandolo poco dopo il ventesimo con due conclusioni di Tevez: ben parate da Rafael. Sceso in campo senza Mertens (Benitez gli ha preferito De Guzman), il Napoli si è mosso bene dalla trequarti in avanti, senza però trovare il guizzo decisivo del suo uomo più atteso: Gonzalo Higuain, pericoloso al 35esimo con un destro finito alto e sette minuti più tardi con un tiro "a giro", ben parato da Buffon.
Nel segno del Pipita – Dopo una partenza con il freno a mano tirato, il secondo tempo ha preso velocità all'ottavo minuto di gioco. Merito del Napoli che ha avuto subito una buona occasione per pareggiare con Callejon che, liberato davanti al portiere bianconero, si è divorato il pareggio sparando a lato da ottima posizione. Un inizio convincente quello della squadra di Benitez che "generava" il secondo palo della serata, dopo una magia di Higuain che, al 15esimo, scavalcava Buffon con un pallonetto, colpendo il legno alla sinistra del portiere. Con Pirlo seduto in panchina (dentro Pereyra), il dominio del Napoli si è concretizzato meritatamente qualche minuto più tardi: fuga di De Guzman, cross per Higuain che, complice la difesa juventina schierata male, siglava il pareggio e festeggiava l'undicesimo gol stagionale. La squadra di Allegri, colpita dalla grinta napoletana, ha risposto solo alla mezz'ora con Llorente: imperioso nello stacco aereo, impreciso nell'inquadrare la porta di Rafael. Più pericoloso Tevez che, al novantesimo, faceva correre un brivido lungo la schiena ai tifosi del Napoli, con un tiro che finiva fuori poco prima del fischio finale dell'arbitro Valeri.
Supplementari e rigori decisivi – Con le due squadre stanche, entrambe "lunghe" nei primi minuti dell'overtime, lo spettacolo ne ha giovato. Meglio la Juventus nel primo quarto d'ora aggiuntivo. Diverse le occasioni bianconere. Il Napoli ha rischiato sul sinistro a fil di palo di Llorente e, soprattutto, sulla conclusione di Vidal, deviata sulla linea da un difensore azzurro. Benitez, che in avvio ha inserito Inler al posto di David Lopez, ha cercato di sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari, sbattendo però sul muro eretto da Chiellini e compagni. Il cinismo juventino si è materializzato alla prima azione del secondo tempo supplementare: splendida incursione di Pogba, palla per Tevez bravo a girarsi e battere Rafael per la seconda volta. Dopo un miracolo di Buffon, all'ultimo minuto il "Pipita" ha però trovato lo spiraglio giusto per battere il portierone bianconero e mandare la sfida ai calci di rigore. A sorridere dagli undici metri, dopo errori e super parate dei portieri, è il Napoli di Benitez: meritato vincitore di una coppa che, fino all'ultimo minuto di gioco, sembrava ormai persa.