Higuain segna, Buffon spegne il Papu: Juve a piccoli passi verso la finale di Coppa Italia
La semifinale d'andata di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus se l'aggiudicano gli uomini di Massimiliano Allegri che all'Atleti Azzurri d'Italia hanno battuto i nerazzurri di Gian Piero Gasperini grazie ad una rete di Gonzalo Higuain al 3′ del primo tempo. L'altro protagonista della serata è stato Gianluigi Buffon che ha parato un calcio di rigore al Papu Gomez al suo rientro in campo dopo due mesi di assenza dai campi.
La Dea ha subito la partenza arrembante della Juventus e ha pagato a livello mentale il penalty sbagliato dal Papu a metà della prima frazione di gioco ma nel finale di gara ha provato a gettare il cuore oltre l'ostacolo e per poco non ha trovato il punto del pareggio. La squadra di Allegri, rigore a parte, non ha rischiato mai nell'arco dei 90′ perché ormai sembra aver trovato la quadratura con il 4-3-3 che tende ad esaltare le qualità di Matuidi e Douglas Costa. Vittoria importante per i bianconeri ma discorso qualificazione non ancora chiuso visto l'esiguo vantaggio dei bianconeri.
Le formazioni
Gian Piero Gasperini ha escluso Caldara, Ilicic e Petagna mandando in campo dal 1′ Toloi, Masiello e Palomino a difesa di Berisha; Hateboer, Freuler, de Roon e Castegne a centrocampo con Cristante a supporto di Cornelius e Papu Gomez. La Juve di Massimiliano Allegri non ha effettuato un grande turnover ma ha confermato il 4-3-3 delle ultime uscite: il rientrante Buffon tra i pali; De Sciglo, Benatia, Chiellini e Alex Sandro sulla linea difensiva; Khedira, Pjanic e Matuidi a supporto del tridente formato da Douglas Costa, Higuain e Mandzukic.
Higuain fa sempre goal! Super Gigi para un rigore al Papu
È partita fortissimo la Juventus che al 3′ è già in vantaggio grande un bel tiro di Gonzalo Higuain che si è insaccato nell'angolino di sinistra della porta difesa da Berisha: il numero 9 bianconero aveva già provato a mettere paura alla difesa orobica ma la sua conclusione da posizione defilata non era stata delle migliori. Buon recupero palla della mediana della Juve e buon passaggio di Khedira per il Pipita ma errore di valutazione nell'anticipo da parte di Palomino che ha spalancato la strada verso l'area all'attaccante argentino.
Al 24′ Benatia ha toccato con la mano una palla filtrante in area e grazie al VAR l'arbitro Giacomelli ha assegnato il calcio di rigore: sul dischetto si è presentato il Papu Gomez che, però, si è fatto ipnotizzare da Gigi Buffon che in due tempi ha neutralizzato la conclusione dagli 11 metri. L'argentino non ha calciato benissimo il penalty ma grande reattività per portiere bianconero che ha scelto il lato e ha stoppato l'offensiva orobica.
La Dea ha subito il contraccolpo psicologico per non aver trasformato il rigore e la tenuta mentale dei ragazzi di Gasperini non è quella di sempre ma di fronte si è vista una Juve affamata che non ha concesso nulla ai nerazzurri e ha occupato il campo in maniera ottimale. Prestazione imponente di Blaise Matuidi, uomo ovunque del centrocampo bianconero.
Cuore Dea nel finale, la Juve resiste
Il secondo tempo è iniziato con un cambio per l'Atalanta: Josip Ilicic ha sostituito Cornelius che nella prima frazione aveva trovato poche soluzioni per essere incidere. Nella ripresa non è successo molto la Dea ha provato ad imbastire qualche offensiva ma Buffon non ha dovuto effettuare nemmeno una parata importante. La scelta di inserire un calciatore come Ilicic poteva dare qualcosa un più a livello di esperienza ma ha tolto ogni riferimento offensivo alla Dea che non ha impensierito granché la difesa bianconera se non nella parte finale dell'incontro con Buffon ancora decisivo sulla conclusione ravvicinata di Hateboer e poi Alex Sandro che ha respinto il tiro di Freuler.
La Juventus vista stasera è parsa una squadra quadrata, che sa quello che vuole e riesce a portare gli avversari dove preferisce e dove riesce a gestirli meglio. La gara di ritorno del 28 febbraio non è affatto scontata: il vantaggio di una rete non garantisce alla Vecchia Signora la certezza del passaggio del turno ma è un buon punto da cui ripartire per centrare il primo obiettivo stagionale e la quarta finale consecutiva del "torneo della coccarda".
Il migliore: Gonzalo Higuain
Stasera il Pipita avrò fatto saltare dal divano anche quelli che lo hanno sempre criticato per la forma fisica: corre, rincorre, fa a sportellare e fa ciò per cui è nato, ovvero fare goal. Con la rete di stasera sono 46 in 86 presenze con la maglia della Juventus, seconda consecutiva dopo un digiuno di qualche settimana, e se i numeri non mentono mai dovremmo farci un paio di domande sul perché questo ragazzo viene sempre preso di mira in alcuni momenti della stagione ma a fine stagione il suo bottino è sempre considerevole. Punto interrogativo.