Higuain: “Voglio fare la storia del Napoli”. Ma è stato vicino alla Roma

Quattordici gol in quindici partite di campionato. Napoli sogna lo scudetto, il merito è (anche) di Gonzalo Higuain tornato finalmente un centravanti Real. Le sue reti rendono gli azzurri candidati alla vittoria del titolo. Bologna è stata la classica buccia di banana, al San Paolo arriva la Roma: l'occasione è ghiotta per cancellare la sconfitta del Dall'Ara e riprendere la corsa sull'Inter capolista. Sarri ha chiesto alla squadra di giocare con il cuore, di dare l'anima in un match che vale molto più dei 3 punti e del distacco in classifica che in caso di vittoria salirebbe a +6 proprio dai capitolini. Il Pipita è pronto: domenica scorsa ha realizzato una doppietta in pochi minuti, uno scatto d'orgoglio rispetto alla prova al di sotto delle attese contro la squadra di Donadoni. E se l'anno scorso i suoi errori dal dischetto condannarono il Napoli, ora sono proprio le sue prodezze balistiche (e tecniche) ad aver rilanciato le ambizioni dei partenopei.
La Roma nel destino, ma da avversaria. Non è un mistero che i giallorossi avevano messo gli occhi sull'attaccante argentino, al punto che nella scorsa primavera ci sarebbe stato anche un contatto del club capitolino con l'entourage del Pipita (il fratello/agente, Nicolas). Sul tavolo c'erano le carte scoperte, ovvero un ingaggio di cinque milioni netti a stagione e l'opportunità di giocare quella Champions che a Napoli stava sfumando (come accaduto a fine stagione, anche per l'errore decisivo commesso da Higuain contro la Lazio su rigore). C'era un problema, però, e non di poco conto… i 94 milioni di euro della clausola rescissoria (come detto da Repubblica) che De Laurentiis avrebbe preteso per privarsi del calciatore. Fuoco di sbarramento mai superato, per fortuna del Napoli.
Da Benitez a Sarri, il tecnico è riuscito a toccare le corde giuste. "E' cambiata la mia testa – ha ammesso l'argentino a Sky Sport -, oggi sono più calmo, più sereno e anche i risultati aiutano in questo senso. Le esperienze fatte ti aiutano a crescere, impari dai tuoi errori". Non è un mistero che il rapporto con l'attuale allenatore sia alla base della rinascita dell'attaccante che al termine della scorsa stagione sembrava destinato a lasciare i campani. "L'incontro con Sarri per me fu importante -mi convinse a restare e per questo lo ringrazio".

Fin dove può arrivare questo Napoli? Per un bomber argentino il rischio è sempre lo stesso: l'ombra di Maradona e le aspettative della piazza sulle spalle. Higuain ha imparato a gestire anche queste. "Da quando sono arrivato al Napoli ho sempre pensato che sarebbe stato bello fare la storia di questa squadra. Per me è un grande stimolo". Da un brasiliano (Careca) a una punta della Seleccion (Higuain), Napoli sogna ancora grazie alle reti dei campioni sudamericani. "Careca è stato un grande attaccante per il Napoli. Mi fa molto piacere essere paragonato a lui, è un campione".