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Higuain porta in tribunale De Laurentiis. Il Pipita fa causa per 600mila euro

Il bomber della Juventus ritiene che il club partenopeo gli debba circa 600mila euro, relativi ai diritti d’immagine della stagione 2015-2016.
A cura di Alessio Morra
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C’eravamo tanto amati. Si può prendere in prestito un titolo di un gran bel film di una quarantina d’anni fa per parlare della querelle che c’è tra Gonzalo Higuain e Aurelio De Laurentiis. Lo show down, iniziato pochi mesi fa, è proseguito ieri sera al San Paolo dove il Pipita – sceso in campo per la seconda volta in pochi giorni nella sua vecchia casa – dopo aver segnato il gol del momentaneo 1-0, ha esultato e poi rivolgendosi alla tribuna ha indicato il presidente De Laurentiis a cui avrebbe detto: “É tutta colpa tua”. Le parole del fratello del bomber, Nicola, su Twitter contro il proprietario del club hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco.

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Il duello in Coppa Italia lo ha vinto Higuain, che con la sua doppietta ha permesso alla Juventus di qualificarsi per la finale (in cui i bianconeri sfideranno la Lazio). Il Pipita, che si è confermato un ex terribile (4 gol in 4 sfide al vecchio amico Pepe Reina), non ha finito di battagliare con De Laurentiis. Perché un’altra partita sta per iniziare. La prossima sfida sarà davanti a un giudice, o meglio davanti a un arbitrato. Il numero 9 della Juventus ha chiesto infatti un collegio arbitrale, di tipo irrituale, per risolvere delle vecchie pendenze con il Napoli.

Ieri le parti hanno discusso e nominato gli arbitri di parte, ma poi non si sono messe d’accordo su nient’altro. Né sulle pretese del giocatore, né sulla nomina del presidente super partes dell’arbitrato. In caso di mancato accordo, una delle due parti potrà rivolgersi all’autorità giudiziaria ordinaria. Higuain sostiene che il Napoli gli debba circa 600mila euro, relativi ai diritti d’immagine per la stagione 2015-2016 e in piccola parte anche per l’annata precedente. La querelle di sicuro continuerà nei tribunali sportivi. Dalla documentazione inoltre è emersa una mail di inizio luglio, in cui il giocatore comunicava al suo club di appartenenza di esercitare con la Juve la clausola di rescissione.

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