Gonzalo Higuain, esito del ricorso contro la squalifica: respinto, restano 2 giornate
Ricorso respinto. Non ci sarà riduzione della squalifica di Gonzalo Higuain che salterà le sfide contro Lazio e Parma, tornando a disposizione il prossimo 9 dicembre per la gara con il Toro. Uno sconto, a questo puntava il Milan che aveva impugnato la decisione subito dopo aver accolto la decisione del Giudice Sportivo: 2 giornate inflitte all'attaccante argentino che s'era reso protagonista delle proteste vibranti nei confronti dell'arbitro Mazzoleni in occasione della partita con la Juventus giocata prima della sosta. Nulla da fare, la sanzione è stata confermata.
Perché il Pipita era stato squalificato. "Ammonisci sempre me, ammonisci sempre", urlò il Pipita al direttore di gara e venne punito per quell'atteggiamento ritenuto ‘minaccioso' anche per il movimento del capo. Il calciatore è giunto a Roma per l'udienza alla Corte d'Appello Federale nella tarda mattinata di oggi: quindici minuti, tanto è durato il colloquio avvenuto alla presenza degli avvocati del club che hanno presentato la memoria difensiva.
La tesi difensiva del Milan per Higuain. I legali rossoneri hanno fatto leva su un altro precedente che ha visto protagonista il Pipita: nel 2016 venne squalificato per 4 giornate (poi ridotte a 2) per aver inveito nei confronti dell'arbitro Irrati. Allora, però, la sanzione fu più grave perché poggiò le mani addosso al direttore di gara e per le espressioni ingiuriose che non sono state rivelate invece da Mazzoleni, come mostrato in tv anche dal labiale raccolto dalle telecamere. Cosa significa? Secondo il Milan la sanzione più congrua era di una sola giornata (la gara contro la Lazio di domenica 25 novembre alle 28) e non due (anche quella col Parma).
Cosa aveva scritto l'arbitro Mazzoleni nel referto? In quel finale concitato il Pipita perse le staffe e venne prima ammonito poi espulso. Atteggiamento che portò il giudice sportivo a squalificarlo per 2 giornate con la seguente motivazione: "per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara e per condotta gravemente irriguardosa nei confronti nei confronti del direttore di gara, essendosi avvicinato al medesimo, all'atto dell'ammonizione per proteste al 38′ del secondo tempo, in modo scomposto e minaccioso e avendo reiterato platealmente le proteste al momento dell'allontanamento dal terreno di gioco".