Higuain è incontenibile, highlander Buffon. Nel Milan, che flop di Biglia
Doveva essere uno spettacolo e così è stato. Milan-Juventus termina con il punteggio di 2-0 in favore dei bianconeri dopo una partita a dir poco esaltante. Montella e Allegri, fin dall’inizio della gara, non hanno fatto sconti: in campo i migliori con qualche sorpresa. Specie sulla sponda juventina dove Alex Sandro e Barzagli sono partiti dalla panchina a favore, rispettivamente, di Asamoah e Rugani. Per il resto tutto confermato, sia da una parte che dall’altra, 11 tipo in campo e gara equilibratissima che ha messo subito in luce i tanti valori proposti sul manto erboso di Milano dai vari calciatori scesi in campo.
Su tutti, ottima è stata la gara di Higuain che ha realizzato la doppietta decisiva e il gol numero 101 in Serie A, ma anche di Asamoah, senza sottovalutare la prova di un intramontabile Gigi Buffon. Tante magie e numeri d’alta scuola nella Scala del calcio italiano, ‘San Siro’, dove però non sono mancate le note dolenti. Fra i flop del primo anticipo dell’11a giornata di Serie A, spicca soprattutto Biglia assolutamente non in serata, così come Calhanoglu, completamente da dimenticare la sua prova. Andiamo dunque a vedere i top e i flop di questa grande sfida.
Serata da top a ‘San Siro’
Higuain formato “101”
No, questa volta nessuna allusione ai suoi chili di troppo che, anzi, sembrano anche essere spariti. Già, perchè il Gonzalo Higuain visto questa sera contro il Milan è sembrato un altro calciatore rispetto a quello stanco e appesantito delle prime giornate di campionato.
Per lui, la gara contro i rossoneri, rimarrà per sempre impressa nella sua mente e nel suo cuore. E’ stato il match in cui è andato in gol per la 100a volta in Serie A, anzi, 101 per la precisione.
E l’ha fatto proprio nel tempio del calcio italiano, ‘San Siro’, da sempre scenario dei più grandi campioni che hanno avuto il privilegio di calpestare l’erba del glorioso impianto milanese.
Oltre alla doppietta, la gara dell’argentino ha messo in mostra nuovamente il grande spirito di sacrificio del ‘Pipita’, sempre pronto a mettersi al servizio della squadra, a far salire l’azione del centrocampo con i continui fraseggi con Pjanic e l’intelligenza di avere sempre una sorta di ‘terzo occhio’ per lanciare in porta i vari Dybala, Mandzukic e Cuadrado.
40 anni e non sentirli: ecco a voi Gigi Buffon
Dopo essere stato votato miglior portiere al mondo della passata stagione, Gigi Buffon, il n.1 della Juventus, che si è aggiudicato il `The best Fifa awards´, ha deciso di dimostrare, per chi ha ancora avesse dei dubbi, che a 40 anni si ancora essere decisivi fra i pali a livelli altissimi. Già, perchè il capitano dei bianconeri e della Nazionale italiana non ha fatto sconti neanche a ‘San Siro’, dove spesso si esalta con parate da sogno.
Una in particolare, quella allo scadere del primo tempo su Kalinic, è un autentico mix di follia, coraggio, ma soprattutto bravura e sicurezza dei propri mezzi. Un intervento basso su un pallone che sarebbe praticamente finito in porta dopo una carambola in area juventina e su cui si era fiondato lo stesso attaccante croato che ha però trovato la pronta opposizione con il corpo di Buffon che ha deviato la palla sulla traversa evitando il gol del possibile 1-1. Una parata, un gesto, che vale da solo il prezzo del biglietto. Semplicemente Gigi Buffon.
Asamoah annienta Suso
No, non possiamo non dare merito a questo calciatore dopo quanto visto questa sera. Già, perchè gran parte del merito per questa vittoria della Juventus contro il Milan, se la prende anche Asamoah. Schierato sull’out sinistro, quasi a sorpresa, al posto di Alex Sandro, il ghanese ha completamente annientato ogni possibile giocata di Suso pronto sempre ad accentrarsi da destra con il suo pericoloso sinistro.
E invece l’ex Udinese è stato praticamente perfetto per tutta la gara, aiutato spesso anche da Chiellini e da uno straordinario Mandzukic, sempre pronto al sacrificio, capace di mettere in campo un mix di intelligenza tattica e forza fisica degna di un grande campione.
Asamoah ha dimostrato ad Allegri che su di lui può sempre contare e di essere funzionale a seconda dell’andamento o della lettura di una determinata partita. Sempre in posizione, non si è fatto quasi mai sorprendere andando sempre a stringere sui centrali difensivi della Juve per non concedere spazi allo spagnolo, permettendosi di lasciare il solo Abate libero di crossare senza avere troppi problemi.
I flop di Milan-Juventus
Biglia: ancora non ci siamo
No, non è la prima partita che gioca sotto la sufficienza. Il Lucas Biglia visto contro la Juventus, sembra essere ancora una volta la brutta copia del calciatore formidabile ammirato nelle ultime stagioni con la maglia della Lazio. L’argentino non è stato mai in grado di illuminare le giocate dei suoi compagni di squadra e trascinare il Milan con le sue intuizioni.
Quasi mai è stato in grado di servire filtranti interessanti per Kalinic o gli accorrenti esterni, ma soprattutto è sembrato sempre in difficoltà dai continui movimenti di Pjanic e soprattutto Khedira che chiudeva quasi sempre la linea del passaggio costringendo lo stesso Biglia a riprendere il giro palla. Per lui ancora una gara deludente dopo quella disastrosa del derby contro l’Inter persa qualche settimana fa sotto i colpi di Mauro Icardi.
Il Milan non può essere solo Suso
Diciamo pure che l’errore grave di Montella è quello di costruire l’intero gioco del Milan sulle intuizioni e sulle giocate di Suso. Calciatore formidabile, a tratti straordinario, ci mancherebbe, ma che sicuramente non è quel fenomeno assoluto su cui poterci costruire l’intero gioco corale della propria squadra. Pochi infatti sono coloro i quali possono avere questo privilegio (si contano sulle dita di una mano e la maggior parte giocano in Liga e in Francia).
Allegri non ha fatto altro che mettere su di lui, in marcatura, un calciatore meno offensivo, ma ugualmente veloce, come Asamoah, preferendolo ad Alex Sandro, e fermare completamente lo spagnolo, praticamente mai pervenuto in campo. Per lui solo qualche fiammata degna di nota, ma quando non c’era il ghanese a marcarlo, ecco che a raddoppio c’era subito la marcatura di Chiellini che quando si tratta di placcare a uomo gli avversari non va mai per il sottile. Suso negativo sotto tutti i punti di vista.
Calhanoglu e Kessie fuori dal gioco
La buona prova vista contro il Chievo ha convinto Montella a schierarlo nuovamente titolare per sperare magari una volta per tutte che si sblocchi. In realtà, nonostante il gol al ‘Bentegodi’ nel turno infrasettimanale, contro la Juventus, Calhanoglu non ha dato seguito alla buona prestazione vista contro i ragazzi di Maran. Spaesato, quasi come se il campo fosse una piscina, non risparmiava nemmeno un tuffo sul prato di ‘San Siro’ pur di sperare nel fischio dell’arbitro.
Non basta essere bravi sui calci piazzati per poter giocare nel calcio italiano, ma è necessario sacrificarsi e mettersi a disposizione della squadra perchè altrimenti gli avversari saranno sempre un passo avanti. E’ quanto accaduto al turco che avrebbe dovuto forse svolgere un ruolo da jolly in mezzo al campo, quasi da ‘libero’, ma che invece si è trovato vittima dello stesso calciatore che ha annientato Biglia: Khedira. Mai un passaggio dell’ex Bayer Leverkusen è stato così pericoloso da mettere in difficoltà la difesa juventina.
Prevedibile e a tratti arrendevole, andrebbe prima educato al nostro calcio. Come lui, male anche la prova di Kessie, tanti i passaggi sbagliati dall’ex Atalanta, praticamente sempre in ritardo sui calciatori della Juventus rischiando spesso anche il secondo giallo. Nel finale per lui anche qualche fischio da parte di ‘San Siro’.