Higuain e il Tapiro d’Oro: “Magari porta bene e inizio a segnare come a Torino”
Gonzalo Higuain resterà a piedi per almeno 90 minuti, 180 stando alla sentenza del Giudice Sportivo. In attesa del ricorso del Milan già presentato e al vaglio in queste ore. Intanto, un riconoscimento è stato consegnato al Pipita: il Tapiro d'Oro. Una simpatica iniziativa che sarà trasmessa all'interno di ‘Striscia la Notizia' il programma satirico di Antonio Ricci in programmazione sulle reti Fininvest.
Il Pipita lo ha preso nel vero giusto, scherzandoci sopra e con un po' di autoironia dopo i secondi di furore che lo hanno colto nell'ultima parte del match contro la Juventus a San Siro. Frustrazione, rabbia, delusione: c'era tutto in quello sfogo che gli è costato il ‘rosso'.
Minuti di follia e le scuse. Adesso, a bocce ferme l'argentino sa di avere sbagliato e lo ha ammesso in diverse occasioni, senza cercare alibi ma spiegando i perché di quella sceneggiata: "È successo così… Sono una persona con questo carattere, vivo il momento, anche sbagliando". Per Mazzoleni era da cacciare, anche se parole ingiuriose non sono state proferite ma l'atteggiamento, considerato "antisportivo" ha indotto il direttore di gara ad estrarre il cartellino rosso.
Di buon auspicio. Mentre si attende di sapere se il Giudice Sportivo avrà un occhio di riguardo per chi ha commesso uno sbaglio ma si è subito pubblicamente pentito in diverse occasioni, Higuain prova a vedere il bicchiere mezzo pieno. Fin qui, la sua stagione in rossonero è stata più costellata di bassi che di alti ma non è il primo Tapiro che si aggiudica. L'altro, quando vestiva bianconero: "A Torino, è stato divertente e ho iniziato a fare gol…"
La positiva reazione dell'ambiente. Buoni auspici, così come la reazione dell'ambiente milanista alla sua sceneggiata e relativa squalifica. Nessuno ne ha fatto un dramma: tifosi, compagni dirigenti e allenatore hanno capito il momento. "Se il mister mi ha dato frustate? No, ma sono molto felice che ho ricevuto affetto dai tifosi del Milan, società e compagni. Questo ti rende orgoglioso"