Higuain, Callejon, Insigne: il tridentazo del Napoli
Un'altra giornata d'oro per il Napoli e il suo reparto offensivo. Un'altra domenica che avvicina e rende più nitido il sogno-scudetto per i Sarri boys, sinora cauti solo nelle dichiarazioni ma mai domi sul campo. Proprio come dimostra il 5-1 inflitto all'Empoli nella 22a giornata di campionato, che restituisce ai partenopei la testa della classifica rintuzzando così l'assalto della Juventus. Una prestazione con i fiocchi che rende necessario un profondo lavoro di aggiornamento delle statistiche. Numeri da record per la serie A e adesso di rilievo anche in Europa. Higuain, tanto per cominciare, ha mantenuto intatta la sua media di un gol a uscita: 22 in altrettante gare, con il plus di due assist. Per una volta, però, non è stato l'argentino il vero mattatore del match: la copertina è tutta di Lorenzo Insigne.
L'attaccante napoletano, dopo aver sfiorato il gol in apertura, ha pennellato di destro per la testa del compagno di reparto, che ha concretizzato il suo ottavo passaggio vincente in stagione (miglior assistman del campionato); poco dopo ecco l'altra magia, direttamente da calcio di punizione, per il decimo gol in A. Un ruolino di marcia mai visto prima, se si pensa che in poco più di metà stagione ha già siglato lo stesso numero di gol realizzati nei precedenti tre campionati in A e distribuito poco meno della metà degli assist (sono stati 20 dal 2012 al 2015). Un tandem da 32 reti in 22 partite, pari al 64% del fatturato di squadra, che adesso vale anche il terzo posto tra le coppie-gol più prolifiche d'Europa (scavalcati Lewandowski-Mueller del Bayern Monaco).
Ma non sono le uniche buone notizie per Sarri e il presidente De Laurentiis. Già la scorsa settimana, infatti, avevamo segnalato l'importante crescita di Callejon, tornato finalmente sui livelli dello scorso anno. Una sensazione confermata dalla gara con l'Empoli che ha visto lo spagnolo siglare la sua prima doppietta in campionato, grazie al quinto assist di Hamsik, altro giocatore rilanciatosi alla grande con l'attuale guida tecnica e al secondo di Mertens, sempre più decisivo anche nei pochi scampoli concessi a gara in corso. E sullo sfondo c'è sempre un Gabbiadini che deve solo convincersi di poter essere decisivo anche giocando part-time.
